Oggi scopriamo come si versa l’IVA, seguendo passo dopo passo il percorso che permette di effettuare il saldo. C’è una scadenza all’orizzonte.
L’IVA è l’imposta sul valore aggiunto che si applica la cessione di beni e servizi effettuati sul territorio dello Stato italiano. Generalmente l’azienda che applica l’IVA, addebita il costo al cliente, salvo poi effettuare il versamento rispettando le scadenze prestabilite.
Il prossimo 16 marzo è prevista una scadenza che riguarda il saldo IVA, che dovrà essere versato con modello F24 applicando il codice tributo 6099. Il versamento riguarderà il periodo d’imposta 2022 e, come detto, fa riferimento al saldo dell’IVA.
Come si versa l’IVA: guida completa
Il prossimo 16 marzo è previsto il versamento del saldo IVA 2022. Dopo il 16 marzo è comunque possibile continuare ad effettuare il versamento, tuttavia la disciplina prevede l’applicazione di una maggiorazione dello 0,4% per ogni mese o frazione di mese di ritardo.
Il contribuente ha la possibilità di decidere se versare l’imposta sul valore aggiunto dovuta in un’unica soluzione o accedendo ad un sistema rateale.
Coloro che optano per la rateizzazione del pagamento dovranno farsi carico del versamento di interessi pari allo 0,33% mensile, dell’importo dovuto.
Come funziona il meccanismo dell’IVA
Il 16 marzo 2023 i contribuenti dovranno farsi carico del saldo dell’IVA. Ci stiamo riferendo all’importo che viene calcolato tenendo conto della liquidazione annuale. In sostanza, si tratta di una sorta di riepilogo delle singole liquidazioni IVA versate periodicamente nel corso del 2022. Queste vengono effettuate con cadenza mensile o trimestrale.
In entrambi i casi, però, si tratta di un versamento provvisorio dal momento che la liquidazione definitiva dell’IVA viene soltanto quando l’anno è ormai completato. Per questo motivo, il saldo si versa il 16 marzo dell’anno successivo.
Coloro che decidono di liquidare l’imposta sul valore aggiunto con periodicità mensile hanno un saldo IVA in dichiarazione, nel quadro VL, pari a zero. In questo caso, infatti, il contribuente si occupa del versamento periodico dell’IVA.
Se, invece, il contribuente effettua la liquidazione con cadenza trimestrale, il saldo dell’IVA sarà relativo alla liquidazione del quarto trimestre a cui andranno a sommarsi gli interessi dovuti inseriti dichiarazione annuale.
Per capire qual è l’imposta dovuta a saldo, basta fare la differenza tra l’IVA a debito e quella a credito.
Come si effettua il versamento del saldo
Il versamento del saldo dell’IVA deve avvenire entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento. Per questo motivo, la scadenza è vicina.
Ad ogni modo, il versamento può essere eseguito scegliendo tra diverse modalità:
- Modello F24 in un’unica soluzione.
- Modello F24 in forma rateale (in questo caso, la prima rata deve essere versata il 16 marzo e le rate successive dovranno essere versate entro il 16 di ogni mese fino a novembre).
- Versamento differito entro il termine previsto per le imposte sui redditi.
Il versamento del saldo dell’IVA deve essere effettuato tramite modello F24 indicando nella sezione Erario il codice tributo:
- 6099 per l’IVA dovuta con la dichiarazione annuale;
- 1668 per gli interessi rateali.
Poi è necessario indicare il numero della rata che si sta versando e il numero delle rate totali. Va, chiaramente, indicato l’anno di riferimento e l’importo del versamento, arrotondato all’unità di euro.
Come si versa l’IVA? È necessario presentare il modello F24 anche in caso di “saldo zero” dovuto all’avvenuta compensazione tra crediti tributari e o contributivi. In questo caso, però, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente in via telematica tramite Home banking o i canali Entratel/fisconline.