Scatta l’allarme sulle sigarette elettroniche e sulle possibile conseguenze che il relativo utilizzo potrebbe portare con sé. Ecco di quali si tratta.
Considerate da molti come una “sana” alternativa alle sigarette tradizionali, non sono passati inosservati i risultati di un recente studio in merito alle possibile conseguenze che possono portare con loro le sigarette elettroniche. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Ha destato davvero particolare interesse la decisione dei titolari di una tabaccheria che si sono rifiutati di vendere Gratta e Vinci e sigarette ai percettori del reddito di cittadinanza. Una presa di posizione, quella dei tabaccai, che ha portato in tanti a chiedersi, ad esempio, se effettivamente con il reddito di cittadinanza sia possibile comprare gratta e vinci o sigarette.
Ebbene, proprio soffermandosi su quest’ultime, inoltre, non sono passati inosservati i risultati di un recente studio in merito alle possibile conseguenze che possono portare con loro le sigarette elettroniche. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Come già detto, non sono passati inosservati i risultati di un recente studio in merito alle possibile conseguenze che possono portare con loro le sigarette elettroniche. Ma cosa è successo? Ebbene, una recente ricerca scientifica ha dimostrato che le sigarette elettroniche possono portare ad avere le stesse malattie provocate dalle sigarette comuni.
Entrando nei dettagli, stando a quanto rilevato da un gruppo di ricercatori della Keck school of medicine della Usc, Università del Sud California, in entrambi i casi si registrano livelli simili di danni al Dna.
Come spiegato dall’autore senior Ahmad Besarantinia, professore di ricerca sulla popolazione e scienze della salute pubblica: “Per la prima volta abbiamo dimostrato che chi usa le sigarette elettroniche e anche a lungo, ha maggiori danni al Dna, soprattutto nelle cellule della bocca e dell’esofago. Lo stesso schema dei fumatori tradizionali”.
Ma non solo, gli studiosi hanno anche rilevato che i vaporizzatori dal sapore dolce presentano un’associazione con i più alti livelli di danni al Dna. A seguire si registrano quelli al sapore di menta e quelli alla frutta. Dei dati che destano inevitabilmente attenzione, con il team di ricercatori che sottolinea l’importanza di far circolare un’informazione più trasparente in merito ai possibili pericoli derivanti dall’utilizzo delle sigarette elettroniche.