Una nuova normativa andrà ad ampliare il già folto codice della strada nostrano. Al centro di tutto, come sempre, la sicurezza.
Ulteriori novità per quel che riguarda il codice della strada in Italia. Negli ultimi anni i vari governi hanno quasi sempre messo mano ai regolamenti che in qualche modo reggono tengono in piedi una struttura di norme atte a stabilire quello che si può o meno fare al volante. Negli ultimi tempi, una novità ha sorpreso per certi versi gli stessi automobilisti.
Quando si parla di Codice della strada si parla chiaramente di quelle norme che tutti gli automobilisti e motociclisti dovrebbero in qualche modo conoscere e rispettare. Il tutto per far valere la pretesa della sicurezza, la necessità, anzi di questo concetto fondamentale. Anno dopo anno sono molte le norme che in qualche modo vanno in pensione, e che spesso risultano rinnovate.
Con l’alternarsi dei vari governi, spesso si ha la sensazione che possa esserci una sorta di corsa alla modifica del codice stesso per lasciare in qualche modo una chiara impronta dell’esecutivo in questione su quello che è il quotidiano degli stessi cittadini. Le ultime novità in merito coinvolgono molto da vicino gli automobilisti italiani. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo già visto quanto, di fatto, lo stesso codice sia cambiato.
La sicurezza, chiaramente al centro di tutto. Sicurezza per il pedone e per chi è alla guida di un’automobile o un ciclomotore o altro ancora. Rispetto per l’ambiente con le multe per chi sporca, per chi lancia oggetti dal finestrino, rischiando, inoltre di provocare incidenti o comunque situazioni molto particolari. Niente insomma di particolarmente anomalo, qualcosa che insomma rispecchia pienamente i nostri tempi.
Spesso si ha la sensazione, novità a parte di conoscere alla perfezione quelle che sono le norme da seguire quando si è al volante e non solo. In questi casi, altrettanto spesso ci si dimentica di norme molto particolari per le quali non sempre arriva puntuale la multa nel momento in cui si tende a non rispettarle. Un esempio su tutti? L’accensione dei fari.
Nuovo Codice della strada, scatta l’obbligo serale: la questione fari coglie impreparati molti
Una norma particolare spesso risulta essere dimenticata da gran parte degli automobilisti. Nella maggior parte dei casi viene naturale accendere i fari della propria auto nel momento in cui il sole va via e quindi, intorno a noi c’è di fatto meno luce. La verità è che il tutto dovrebbe avvenire indipendentemente da ogni altro fattore alle ore 19.
La durata di accensione dei fari cosi come dettato dal codice dovrebbe durare fino alle 6 di mattina. L’articolo che regolamenta il tutto è il 152 del Codice della strada. Non seguire tale indicazione potrebbe portare a incidenti e chiaramente il tutto viene punito qualora si fosse fermati in orario in cui è prevista l’accensione dei fari, a fari spenti. La multa in questione va da un minimo di 41 euro fino a un massimo di 168 euro.
Nel caso in cui, invece il conducente del mezzo in questione sia sorpreso ad utilizzare fari abbaglianti quando in realtà non potrebbe si parla di una multa che va dagli 84 ai 335 euro. Inoltre è prevista, in questo caso, la decurtazione di tre punti dalla patente. In questo caso specifico, però, è chiaro che i punti possono sempre essere recuperati. Il tutto però, cosi come risaputo richiede degli anni. Due ogni anno senza infrazione, sono i punti che possono essere aggiunti.
In alternativa è possibile frequentare un corso presso una scuola guida e recuperare il tutto in pochissime settimane. Conoscere il Codice della strada è di fondamentale importanza insomma. Rischiare, la propria salute e quella degli altri non può davvero avere alcun senso.