Occhio al conto corrente, evitare il pignoramento dei propri risparmi è possibile. Ecco i trucchi legali che in pochi conoscono.
Se temete di dover fare i conti con il pignoramento del conto corrente è bene che sappiate che è possibile evitarlo. Questo semplicemente mettendo in campo dei trucchi del tutto legali. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Gli ultimi anni non sono stati di certo dei migliori. A partire dal Covid fino ad arrivare all’aumento dei prezzi, infatti, sono tanti i fattori che continuano a pesare sulle nostre vite in generale e sulle nostre tasche in particolare. Un clima di incertezza, che ha addirittura portato a registrare un aumento dei cosiddetti “panofobici”, ovvero di coloro che hanno paura di tutto.
Proprio in tale ambito si annoverano i timori di molti cittadini di dover fare i conti con le possibili ripercussioni derivanti da alcuni debiti pregressi. Una situazione che coinvolge, purtroppo, molte persone che si chiedono pertanto come difendere il proprio conto corrente da un possibile pignoramento. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Conto corrente, evitare il pignoramento è possibile: ecco come fare
Onde evitare di vedersi intaccare tutti i propri risparmi si consiglia di far accreditare sul proprio conto solo lo stipendio o la pensione. Questo due trattamenti, infatti, possono essere pignorati solamente entro certi limiti, in quanto non è possibile pignorare il minimo vitale. Quest’ultimo, è bene ricordare, è pari al doppio dell’assegno sociale.
Entrando nei dettagli, nel corso del 2023 il limite da rispettare per il pignoramento dello stipendio è pari a 1.006,54 euro. Sempre a proposito dello stipendio, inoltre, può essere oggetto di pignoramento fino a massimo un quinto.
Se si tratta di debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, invece, i limiti da rispettare sono i seguenti: un decimo sullo stipendio fino a quota 2.500 euro; un settimo dello stipendio fino a cinque mila euro e un quinto dello stipendio per importi che superano quota cinque mila euro.
Ne consegue, quindi, che per difendersi dal pignoramento risulti opportuno non lasciare sul conto nemmeno un euro. In tale circostanza, ovviamente, non sarà possibile nemmeno usufruire dei vari servizi offerti dal conto corrente stesso. Proprio al fine di ovviare a questa situazione, pertanto, molti decidono di prelevare periodicamente delle somme di denaro.
Quest’ultime vengono quindi versate sul conto di un famigliare oppure di persona di fiducia. La soluzione più gettonata, comunque, è quella di avere un conto corrente cointestato. In tal caso, infatti, può essere pignorato solamente il 50% delle somme depositate, evitando di veder intaccare tutti i propri risparmi.