Pensione reversibilità aumenti 2023: nel mese di marzo sono in arrivo grandi cambiamenti, in vista di una vera e propria riforma.
La pensione di reversibilità è l’indennità riconosciuta ai superstiti del pensionato. Si tratta di una percentuale della pensione percepita dal pensionato al momento della morte, per la quale è prevista la reversibilità nei confronti del coniuge, dei figli e di altri parenti.
La legge di bilancio 2023 ha previsto la rivalutazione degli importi di pensione, in modo tale che questi possano essere adeguati al reale costo della vita.
Pensione reversibilità aumenti 2023: facciamo chiarezza
La crisi economica e lo scoppio della guerra in Ucraina hanno fatto lievitare il tasso di inflazione. Di conseguenza, anche gli importi di pensioni e indennità dovranno lievitare del 7,3%.
Tuttavia, gli importi saranno rivalutati nella misura piena per le pensioni fino a quattro volte l’importo minimo. Inoltre, per alcuni pensionati la rivalutazione sarà del 5,3%, per effetto dell’anticipo della perequazione avvenuta a novembre 2022.
Vi è poi un altro importante motivo per il quale la rivalutazione delle pensioni non sarà uguale per tutti e riguarda gli scaglioni.
Di fatto, la legge di bilancio 2023 ha stabilito che la rivalutazione piena spetterà solo agli assegni di pensione fino a quattro volte il minimo, ovvero fino a 2100 euro lordi all’anno.
Mentre, per gli altri importi la rivalutazione seguirà questo schema:
- 85% per le pensioni fino a 5 volte il minimo, ovvero fino al 2626 euro lordi al mese.
- 53% per le pensioni fino a 6 volte il minimo, ovvero fino a 3150 euro lordi al mese.
- 47% della rivalutazione per le pensioni fino a 8 volte il minimo, ovvero pari a 4200 euro lordi al mese.
- 37% per le pensioni fino a 10 volte il minimo, ovvero fino a 5250 euro lordi al mese.
- 32% per le pensioni oltre le 10 volte il minimo.
Pertanto in vista del mese di marzo 2022, i percettori di indennità di reversibilità riceveranno un aumento pari a circa €10 in più al mese.
Importanti novità in vista
Oltre alla questione della rivalutazione che interessa tanto le pensioni di reversibilità quanto quelle di vecchiaia e d’invalidità, per il 2024 si attende una riforma.
In base a quanto ha promesso dal governo Meloni, nel 2024, potrebbe arrivare una riforma delle pensioni che resta tutt’ora una questione centrale da affrontare e risolvere.
Tuttavia, per il momento il Governo ha altre priorità che riguardano la riforma del fisco, che avrà un impatto anche sugli importi di pensione. Concluso tale impegno, ci si aspetta che l’esecutivo si incontri con i sindacati per parlare della riforma sulle pensioni.