Una serie di dinamiche hanno lasciato letteralmente a bocca aperta milioni di italiani. Quello che sta succedendo ha dell’incredibile.
Negli ultimi tempi abbiamo visto, per esempio, come il tema dei pagamenti elettronici e della gestione in se, di conti correnti, carte di credito ed altri prodotti finanziari sia stata oggetto di numerose riflessioni da parte dell’attuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Molte settimane di confronto e di apprensione, in un certo senso in vista di una potenziale rivoluzione per quel che riguarda metodologie di pagamento ed eventuali applicazioni.
I dubbi di milioni di italiani in merito alle riflessioni sopra citate hanno riguardato nel pratico alcuni aspetti del proprio quotidiano. Per molti l’abitudine di pagare ogni cosa attraverso carta di credito o bancomat è stata in qualche modo messa in discussione. Alla fine, le intenzioni dello stesso Governo sono state in qualche modo ritrattate, lasciando intatte quelle regole di fatto già precedente sancite. Niente limiti, niente divieti, in un certo senso.
La questione in se è però molto più vasta e in qualche modo legata ad altro tipo di dinamiche che niente hanno a che fare con le eventuali posizioni di un Governo. Si va sempre di più verso una tipologia di concezione, di gestione, del proprio conto corrente del tutto innovativa. Man mano, le cronache di ogni giorno, stanno già testimoniandolo, si andrà verso una concezione del tutto sempre meno pratica e di fatto elettronica, virtuale.
Quello che sta accedendo, per esempio, nelle nostre città, è qualcosa alla quale, forse, la maggior parte degli stessi italiani nemmeno avrebbe mai considerato. Avete notato, per l’appunto, che gli sportelli bancomat sono sempre di meno? Avete notato con quale rapidità, spesso, una banca, in uno specifico luogo, chiude? Il tutto ha delle ripercussioni di certo non proprio felici sulla mole di clienti di quello stesso istituto di credito, in quella determinata zona.
In molte città è scoppiata subito la protesta, come era prevedibile in seguito alle improvvise chiusure di filiali bancarie su quei territori. I cittadini si sono ritrovati da un giorno all’altro senza la propria filiale di riferimento. Il tutto, però, cosi come forse è difficile da pensare, fa parte di un disegno ben preciso. Il tentativo in atto è quello di modificare la stessa concezione che il cliente ha della propria banca. Nessun approccio fisico, per intenderci, il futuro sarà soltanto sul web.
Un fatto eclatante, tanto da essere raccontato da numerose piattaforme news italiane. Non è di certo la cosa più accettabile di questo mondo, il fatto che la propria filiale di riferimento chiuda di colpo lasciando del tutto disorientati i clienti di quella specifica località. Il tutto, di recente ha avuto luogo a Castelbuono, in provincia di Palermo. Proprio in questo comune, infatti la locale filiale di Intesa San Paolo è stata giustificata in quanto facente parte di una serie di operazioni riguardante la riorganizzazione interna dello stesso istituto di credito.
Il piano in questione è quello 2022-2025 approvato nel febbraio dello scorso anno. Il fine di questo specifico disegno è quello di ridurre di ben 1500 unità, il numero di filiali dislocate territorio italiano. La stessa operazione era stata condotta proprio da Intesa San Paolo qualche anno prima con la chiusura di parecchie centinaia di filiali in tutto il paese. Il tutto prosegue a vele spiegate, si potrebbe dire, tralasciando sempre e comunque il parere di quanti di fatto rappresentano la parte attiva dell’intero percorso, cioè i clienti.
Il progetto, non solo di Intesa San Paolo ma praticamente di tutti gli istituti di credito è quello di diminuire i costi di gestione, e chiaramente il tutto si ottiene eliminando le spese, quindi le filiali con tutto ciò che la stessa dinamica prevede. Oggi, le intenzioni delle banche, per intenderci sono sempre più orientate verso un tipo di approccio virtuale con i propri clienti. Niente più consulente di fiducia. Niente più luogo fisico, la possibilità di trovare una risoluzione ai propri problemi, nel caso dei clienti, da toccare con mano, in un certo senso.
Il futuro è praticamente oggi, uno slogan più che mai opportuno per l’attuale situazione nello specifico settore. I clienti protestano, tanto, ma la loro voce alla fine resterà inascoltata.