WhatsApp consente di bloccare un contatto in modo tale da evitare interferenze nella propria vita privata. Il modo di comunicare, però, può essere trovato lo stesso.
L’applicazione di messaggistica più utilizzata in Italia stupisce con continui aggiornamenti e nuove funzionalità, talmente tante che spesso non si conoscono alcuni dettagli importanti.
Tra sondaggi, avatar, community, videochiamate fino a trenta persone, ci siamo dimenticati che WhatsApp fondamentalmente serve per messaggiare con altri utenti. Tramite chat si possono inviare foto, video, documenti, file, scambiare opinioni e comunicare informazioni importanti. L’applicazione è utilizzata sia nella vita professionale che personale consentendo comunicazioni anche con persone fisicamente distanti. Nessun dubbio, dunque, sui vantaggi offerti dalla piattaforma ma attenzione, WhatsApp può essere fonte di litigi e divergenze. Quante volte abbiamo assistito a battibecchi sui gruppi, a scambi di opinioni un po’ troppo sopra le righe. Può essere capitato anche a noi personalmente di litigare con una persona per un motivo più o meno futile. Il diverbio potrebbe essere finito in tre modi diversi. Pace fatta, noi abbiamo bloccato il contatto o l’interlocutore ha bloccato noi. Grazie a questa funzione WhatsApp consente agli utenti di interrompere un rapporto digitale con uno dei contatti presenti o meno in rubrica. Può essere ripreso?
WhatsApp e la funzione di blocco, si può aggirare
La rabbia fa agire impulsivamente e commettere gesti che in un altro momento mai avremmo pensato di compiere. Può portare, ad esempio, a bloccare una persona su WhatsApp. Capita anche il contrario, che l’altro blocchi noi. Passati giorni o settimane, però, capita che neanche più si ricordi la causa del litigio. Buttare all’aria un’amicizia o un rapporto per motivi futili non sempre ne vale la pena. Ecco che ci viene voglia di ricontattare colui o colei che ci ha bloccato.
Se non è possibile provvedere fisicamente, l’unica soluzione è lasciarsi aiutare nell’impresa da un amico comune o da un parente del contatto. Senza il sostegno di una terza persona, infatti, sarà tecnicamente inattuabile aggirare il blocco.
Cosa chiedere all’amico o parente
Per riuscire a comunicare e chiedere, così, scusa o una riappacificazione alla persona che ci ha bloccati basterà domandare all’amico o al parente di creare un gruppo nel quale ci inserirà insieme all’autore del blocco. Poi la terza persona potrà uscire lasciandoci soli a chattare. Si potranno tornare a dare spiegazioni, meglio per iscritto perché un vocale potrebbe non essere ascoltato. Carta canta, parole scritte nero su bianco aiuteranno a raggiungere subito l’interlocutore destando il suo interesse anche se questo inizialmente vorrebbe togliersi dal gruppo.