La rivista “Il Salvagente” ha condotto alcuni test, per individuare pesticidi nel passato di pomodoro. I risultati sono sorprendenti.
In base ad un’indagine condotta sulla qualità delle passate di pomodoro, attualmente in commercio, è emerso che alcuni importanti marchi presentano tracce di pesticidi e micotossine.
La passata di pomodoro è uno di quei prodotti che, nelle dispense degli italiani, non può mancare mai. Dopotutto, si tratta di un alimento tipico della tradizione culinaria del Bel paese. Sono davvero tante di ricette che possono essere fatte utilizzando la passata di pomodoro: da un semplice piatto di pasta al condimento per la pizza, dalla carne alla pizzaiola alla parmigiana di melanzane.
Insomma, ci sono tante ricette che richiedono la presenza di “sua maestà”: il pomodoro.
Ma in base ad una recente indagine condotta sulle passate di pomodoro in commercio è emerso un dato allarmante. A quanto pare, in alcuni importanti marchi di passate sarebbero presenti tracce di pesticidi e micotossine.
La rivista “Il salvagente” ha condotto un’indagine prendendo in esame 20 passate di pomodoro, tra quelle acquistabili presso supermercati e discount. Si tratta dunque di prodotti ampiamente commercializzati che finiscono tutti i giorni sulle tavole degli ignari consumatori italiani.
Il test condotto ha avuto come obiettivo quello di valutare la qualità e la sicurezza dei prodotti in questione. In particolare, l’indagine si è concentrata sulla presenza di micotossine, pesticidi e metalli pesanti, come nichel e cromo.
Ma, in realtà, l’indagine condotta si è soffermata anche sulle caratteristiche merceologiche valutando, ad esempio, la concentrazione di acqua presente all’interno del prodotto.
Il test ha interessato 20 marchi di passate di pomodoro e ha dato esiti positivi. In particolare, i risultati positivi riguardano l’origine dei pomodori (sono tutti italiani), la presenza di pesticidi che risultano assenti per tutti i prodotti, tranne uno.
Infatti, dall’analisi condotta è emerso che la passata di pomodoro a marchio Petti presenta ben tre pesticidi. Le quantità di pesticidi trovati nelle passate Petti è al di sotto dei limiti previsti dalla legge, pertanto il prodotto è perfettamente in linea con le disposizioni normative. Tuttavia, rispetto agli altri marchi, Petti è l’unica che presenta:
Sebbene all’interno delle passate di pomodoro Petti sia stati trovati tracce di suddetti pesticidi, le quantità risultano tutte al di sotto del limite di legge. Tuttavia, resta il fatto che l’EFSA non ha escluso la possibilità, che la combinazione di questi tre fungicidi possa essere dannosa per la salute umana.
In sostanza, anche se i singoli pesticidi sono stati ritrovati in quantità minime, più studi sottolineano che non bisogna abbassare la guardia quando ci si trova di fronte ad alimenti in cui vi è la compresenza di basse concentrazioni di principi attivi di questo tipo.
Tutte le altre polpe di pomodoro sottoposte all’indagine, diverse da Patti, hanno ottenuto almeno la sufficienza e, in alcuni casi, sono risultati dei buoni prodotti. Nessuna delle polpe però è stata definita ottima.
In sostanza, i prodotti presenti sugli scaffali dei supermercati e dei discount contenevano mediamente il 70% di polpa. Pertanto, l’indagine è giunta a conclusione che le polpette in commercio siano un po’ annacquate. Tuttavia, la presenza di acqua non significa necessariamente che il produttore allunghi il pomodoro. In molti casi, infatti, si tratta semplicemente di una varietà di pomodori che contiene una maggiore quantità di acqua, anche in base al grado di maturazione.
Ad ogni modo, in base ai parametri presi in considerazione è risultato che le tre migliori polpe di pomodoro sono:
In fondo alla classifica, oltre alla passata di pomodoro Petti, sono finite anche le passate Delizie del Sole, di Eurospin, e Campo Largo della Lidl.