I terribili fatti che hanno letteralmente sconvolto la Turchia nelle scorse ore continuano ad avere ripercussioni nel nostro paese.
Un terremoto di magnitudo 7,9 ha profondamente sconvolto la Turchia nelle scorse ore. Centinaia di morti accertati al momento, e probabilmente un dato destinato a crescere, purtroppo. Località distrutte, morte e un domani di certo duro e faticoso per i cittadini di precise zone del paese. L’allarme seguito alla forte scossa ha messo in ansia numerosi paesi “vicini” alla Turchia. Il rischio maggiore, secondo gli esperti, sarebbe potuto arrivare dal mare.
L’allarme tsunami è scattato immediatamente dopo i fatti che hanno sconvolto la Turchia. Il rischio secondo gli esperti era quello di un’onda anomala in arrivo sull’Italia, lungo le coste calabresi. Chiaramente un simile evento avrebbe causato non pochi rischi anche in altre zone del nostro paese. Proprio in funzione di tale rischio, dalle 6:30 di questa mattina è stata sospesa in via assolutamente cautelativa la circolazione ferroviaria partendo proprio dalle regioni meridionali della Sicilia, fino alla Calabria e alla Puglia.
L’allarme però, è per fortuna rientrato dopo circa un’ora quanto Ferrovie dello Stato ha diramato un comunicato in cui si affermava che la circolazione dei propri mezzi era praticamente ripresa con regolarità. Lo spavento, insomma, c’è stato ed è stato forte. Gli eventi eccezionali che hanno stravolto la Turchia avrebbero potuto portare ripercussioni altrove e questo rischio, in quanto a perdite e danni evitabili, non poteva essere corso.
Troppe volte, nel corso degli anni passati, simili eventi hanno portato a situazioni che forse, con maggiore cura e prevenzione potevamo portare a un impatto minore sulla perdita di vite umane. Stavolta si è agito con prudenza, mettendo al primo posto proprio la prevenzione. L’allarme è per fortuna ora rientrato. Nonostante tutto, però, in Turchia si continua a scavare tra le macerie, con un bilancio di perdite umane purtroppo destinato a salire.
Il rischio maremoto, nelle scorse ore ha riguardato il nostro paese alla luce di eventi che hanno segnato il destino di numerose località nel corso degli anni passati. Situazioni del tutto eccezionali che hanno portato ad altrettanto eccezionali scenari. Le terribili immagini di quanto accaduto, per esempio in Asia nel 2004 e purtroppo in altri periodi sono ancora impresse nella mente di chiunque. Simili eventi, segnano per sempre, chiaramente, la vita delle persone.
Quando parliamo di maremoto, in giapponese, per l’appunto tsunami, si fa riferimento a una serie di onde assolatamene anomale dovute al rapido spostamento di enormi masse d’acqua. Il tutto se localizzato in mare aperto porta a uno spostamento velocissimo delle stesse onde, capaci di percorrere grandissime distanze in tempi molto ristretti. I rischi, chiaramente sono da riscontrare nell’eventualità in cui le stesse anomalie si producono a un punto tale da arrivare alla costa più vicina.
Nello specifico possiamo intendere il tutto come un vero e proprio muro d’acqua che si abbatte con una velocità di certo non moderata contro una costa. Cosi come è immaginabile e come purtroppo spesso ci hanno mostrato le cronache, il tutto potrebbe causare danni incalcolabili a persone e cose. Le cause di tale fenomeno possono essere ricondotti a terremoti di enorme potenza. Parliamo di magnitudo superiore a 6,5.
Immaginiamo un terremoto che si verifica nelle profondità del mare. Viene naturalmente a verificarsi un brusco spostamento verticale capace di spostare enormi masse d’acqua che possono dar vita, successivamente a quanto descritto in precedenza. Meno energia è invece riscontrabile in terremoti che hanno origine da frane sia sottomarine che esterne. Altro discorso riguarda invece i terremoti causati da eruzioni di vulcani sottomarini.
In quel caso specifico il rischio maremoto è si alto, cosi come sono altissime anche le probabilità di fuoriuscite di gas e altri materiali. In ogni caso parliamo di eventi assolutamente eccezionali che vanno gestiti, quando possibile, con la massima accortezza, agendo, cosi come in questo caso, provando a prevedere in qualche modo gli eventi. Il terremoto che ha letteralmente sconvolto la Turchia ha fatto si che molti esperti potessero temere ripercussioni per cosi dire esterne, che per fortuna non si sono verificate. Il rischio in ogni caso è sempre alto. Cosi come anticipato, l’unica arma in mano all’uomo, oggi è sicuramente quella della prevenzione.