Gratta e vinci perdenti, buoni postali con rendimenti da sogno e caro benzina: ecco tutti i temi caldi della settimana.
I buoni fruttiferi postali rappresentano le soluzioni di risparmio e investimento più convenienti. Ecco di seguito le migliori soluzioni di investimento per chi dispone di un capitale pari ad almeno dieci mila euro.
Brutte notizie, inoltre, sul fronte gratta e vinci. Non è solo una normale questione di probabilità. Se non riusciamo a vincere è perché vi è qualcuno che fa in modo che i ticket vincenti non finiscano tra le nostre mani.
Tra i temi caldi della settimana si annovera poi l’ennesima batosta con cui gli automobilisti rischiano di dover fare i conti a partire dal prossimo 5 febbraio a causa del caro benzina. Entriamo quindi nei dettagli per vedere tutto quello che c’è da sapere in merito e soprattutto cosa sta succedendo.
Buoni Postali, le migliori soluzioni di investimento per chi ha 10 mila euro
I buoni fruttiferi postali sono uno degli strumenti di risparmio e investimento più convenienti e soprattutto sicuri. Garantiti dallo stato italiano, non presentano alcun costo per la sottoscrizione e nemmeno per la gestione. In base alla durata e tipologia di investimento è possibile scegliere tra diversi tipi di buoni fruttiferi. Vi sono inoltre alcune tipologie appositamente pensate per i minori. Ma quanto è possibile guadagnare nel caso in cui si decida di investire 10 mila euro in buoni fruttiferi postali.
Ovviamente, come è facile immaginare, il risultato finale dipenderà dal tipo di buono in cui si decide investire. Nel caso in cui si desideri optare per una soluzione nel breve – medio periodo, allora è possibile investire in un Buono fruttifero postale a quattro anni, che permette di ottenere un rimborso a scadenza pari 11.103 euro. Se, invece, si opta per Buono Rinnova, la cui durata massima è pari a sei anni, è possibile ottenere un rimborso netto a scadenza pari a 11.851 euro.
Il Buono Soluzione Eredità garantisce un valore di rimborso lordo a scadenza pari a 11.098 euro, mentre il Buono 3 anni Plus offre un valore di rimborso lordo a scadenza di 10.399 euro. Chi, invece, desidera investire 10 mila euro su titoli a lungo termine, allora può optare, ad esempio, per un Buono 4×4 che permette di ottenere un valore di rimborso netto a scadenza pari a 15.291 euro.
Il Buono 3×4, invece, permette di portare a casa 13.017 euro. Da non dimenticare il Buono ordinario il cui valore di rimborso netto a scadenza è pari a 15.585 euro. Per ottenere maggiori informazioni in merito ai possibili guadagni derivanti dall’utilizzo dei buoni fruttiferi postali, comunque, si invita a consultare l’apposito simulatore disponibile sul sito di Poste Italiane.
Gratta e Vinci, non vi fanno vincere: la truffa del codice
Non è solo una questione di probabilità, se non riusciamo a vincere è perché vi è qualcuno che fa in modo che i gratta e vinci vincenti non finiscano tra le nostre mani. Entrando nei dettagli si può trattare di alcuni rivenditori o dipendenti che stampano i biglietti che attuano comportamenti tali da non permettere al giocatore di turno di vincere. Ma come è possibile?
Ebbene, sembra che alcuni rivenditori mettano in vendita solo Gratta e Vinci perdenti, tenendo invece loro stessi quelli vincenti. A tal fine grattano leggermente il biglietto nel punto in cui è possibile trovare il codice che permette ad un apposito apparecchio di verificare se il tagliando è vincente.
Per non destare sospetti mettono in cassa l’importo dell’acquisto di tali biglietti vincenti, per poi mettere in vendita solo quelli perdenti. Quest’ultimi presentano dei piccolissimi graffi che i giocatori non riescono nemmeno a vedere.
Da non dimenticare, poi, la truffa degli ex dipendenti della Lottomatica scoperta dalla Guardia di Finanza. In pratica è stato scoperto che dodici persone, tra il 2015 e il 2019, hanno violato il sistema informatico di Lottomatica per acquisire informazioni riservate per individuare biglietti vincenti dall’importo alto e i posti dove sarebbero stati venduti. Un raggiro che ha permesso loro di portare a casa circa 27 milioni di euro.
Caro benzina, cosa cambia da domenica 5 febbraio
Continua a destare preoccupazione l’aumento generale dei prezzi e in particolare della benzina. Se tutto questo non bastasse, a partire dal prossimo 5 febbraio si rischia di dover fare i conti con l’ennesima stangata. Ma per quale motivo?
Ebbene, a tal proposito interesserà sapere che secondo la media settimanale dei prezzi nazionali pubblicata sul sito del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, il costo della verde ha registrato un aumento pari a +2,29%, mentre il gasolio auto è aumentato del +1,98%.
L’Unione nazionale consumatori ha così commentato: “Dati pessimi! Il gasolio sfonda quota 1,9 euro. Come temevamo, con l’avvicinarsi della data del 5 febbraio, ossia dell’embargo dell’Ue ai prodotti raffinati provenienti dalla Russia, i prezzi hanno preso il volo”.
L’Italia non sembra particolarmente esposta all’estensione dell’embargo ai prodotti raffinati provenienti dalla Russia. Tuttavia gli analisti non escludono l‘ennesimo rialzo dei prezzi. Non resta quindi che attendere e vedere cosa cambierà a partire dal prossimo 5 febbraio per quanto riguarda i prezzi di benzina e diesel.