Una sorta di documento d’identità per la nostra vettura, forse un codice fiscale provando a fare accostamenti alquanto surreali.
Ognuno ne ha una, forse, due, addirittura tre. Il modo in cui le stesse sono generate, nella maggior parte dei casi è sconosciuto ai più. Eppure, questo oggetto, tanto particolare può in qualche modo rappresentare un vero e proprio documento di identità per la nostra auto. Di cosa stiamo parlando? Chiaramente di targhe. Nel nostro paese, in merito, vigono leggi molto particolari, diverse da quelle altre nazioni. Cerchiamo di capire meglio l’argomento.
Il compito di una targa, per quel che riguarda la nostra automobile e chiaramente tutte le altre è quello di identificare uno specifico veicolo. Nella maggior parte dei casi lo stesso automobilista pur conoscendo il linea di massima determinati aspetti della propria targa, immaginando quindi di conoscere il compito preciso dell’oggetto non va verso uno specifico approfondimento. In ogni caso possiamo essere certi del fatto che li tra quelle lettere e quei numeri c’è tutto della vostra auto e anche di voi stessi.
A questo punto è lecito quindi chiedersi molto di più rispetto al ruolo e a tutto quello che concerne una targa automobilistica. Ci troviamo quindi a dover esaminare nei minimi dettagli ogni aspetto di questo speciale strumento di riconoscimento, possiamo quindi chiamarlo cosi. Identificazione del veicolo e del relativo telaio, questi gli aspetti principali da prendere in considerazione quindi. Quella che definiamo targa civile che chiaramente si differenza da quella speciale ha specifiche caratteristiche.
La targa viene registrata a nome del proprietario del mezzo di trasporto al di la di quella che possa essere, chiaramente seguendo la storia del veicolo stesso in caso di cambi di proprietà. In merito all’aspetto delle stesse targhe bisogna per forza di cose chiarire che un cambio netto all’immagine di questi fondamentali strumenti è stato dato dallo Stato nel 1994. In quell’occasione, infatti si è passati dal riportare le provincie di appartenenza delle automobili ad una combinazione alfanumerica meglio conosciuta oggi, quella chiaramente ancora in vigore.
Il formato delle targhe, poi, è regolamentato dall’Unione Europea con disposizione n. 2411/98 del novembre 1998. Realizzate in un unico pezzo di metallo, bianco riflettente con sopra stampati caratteri neri da dimensioni standard di 360 × 110 mm per l’anteriore e 520 × 110 mm per la posteriore. Una sola riga presente. Nel caso poi di due righe parliamo di dimensioni di 297 × 214 mm.
Su entrambi i lati della targa troviamo delle fasce di colore blu con loro della Ue e nel nostro caso, chiaramente la sigla “I” che sta per Italia. Inoltre a totale discrezione del proprietario è possibile applicare una ulteriore sigla, adesiva, con la data dell’anno di prima immatricolazione del veicolo in questione.
Targhe auto, curiosità e dettagli: come nascono le lettere e le cifre stampate
Le targhe vengono rilasciate, nello specifico dalla Motorizzazione Civile nel momento in cui lo stesso veicolo viene di fatto immatricolato. Lo schema base per la composizione di una targa in quanto a numeri e lettere è il seguente: AA999AA, due lettere, tre cifre, altre due lettere. e poi le ultime due lettere. Viene da se, quindi immaginare che una volta raggiunta la situazione che prevede lo schema seguente AA999ZZ, si passa quindi al blocco successivo in merito alle prime due lettere. Per intenderci, oggi siamo all’incirca su GM.
Attualmente le targhe civili sono stampate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Il tutto nella specifica sede di Foggia. Dal momento della produzione le targhe vengono divise in blocchi e inviate ai vari uffici territoriali della Motorizzazione Civile. Al fine di evitare particolari confusioni, sono state escluse dall’essere utilizzate nelle specifiche targhe le vocali I, U, O e la consonante Q. Al momento possono essere immatricolate 234.256.000 vetture.
Una serie di dubbi insomma risolti in pochi minuti. In effetti non sono in molti a sapere cosa si nasconde realmente dietro una semplice targa. Una serie di curiosità di certo importanti, che a questo punto possono in qualche modo arricchire praticamente chiunque. Certo, discorso ben diverso in altri paesi d’Europa e del resto del pianeta, dove praticamente la targa può essere personalizzata in ogni modo. Nome proprio, nome costruito, tutto o quasi insomma è permesso per avere la targa che si desidera. Questo, da noi, al momento non è ancora possibile, chissà forse un domani.