Brutte notizie per i possessori di carte Postepay finiti di recente nel mirino di alcuni malintenzionati che cercano di spillare loro dei soldi. Ecco cosa sta succedendo.
Attenti all’ennesimo tentativo di truffa. Sembra stiano giungendo dei finti messaggi attraverso i quali dei malintenzionati cercano di spillare soldi al malcapitato di turno. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
La tecnologia non si ferma mai. A partire dagli smartphone fino ad arrivare al computer, in effetti, sono tanti i dispositivi a nostra disposizione, grazie ai quali poter comunicare con persone e aziende che si trovano in ogni angolo della Terra. Oltre agli innumerevoli vantaggi offerti dal mondo del web, però, è importante prestare particolare attenzione alle possibili truffe.
Ne è un chiaro esempio una truffa che sta circolando nel corso degli ultimi mesi, volta a colpire i titolari di carte Postepay. Un tentativo di raggiro che rischia di far cadere in molti nella trappola. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Tanti, purtroppo, sono i tentativi di truffa a cui bisogna prestare la massima attenzione. Tra questi si annovera un tentativo di raggiro che viene attuato ai danni dei titolari di carta Postepay. Ne è un chiaro esempio il caso di una cittadina catanese che, come riportato da Confconsumatori è caduta vittima di truffa attuata tramite “sms spoofing“.
Entrando nei dettagli è stato spiegato che la vittima di tale truffa aveva ricevuto un sms che all’apparenza sembrava provenire dall’account PosteInfo. “Si trattava però di sms spoofing: una tecnica molto utilizzata negli ultimi tempi e molto insidiosa, perché consente ai malviventi di introdursi nelle conversazioni originali dell’istituto bancario, raggirando facilmente l’utente, propenso a fidarsi di un sms proveniente da un account a lui noto“.
La donna ha così perso circa 9 mila euro che fortunatamente potrà riavere indietro. L’Arbitro Bancario e Finanziario Collegio di Palermo, così come riportato sempre da Confconsumatori, infatti: “ha condannato Postepay al risarcimento di 8.891 euro“. Soldi che sono stati sottratti attraverso 42 prelievi fraudolenti effettuati con carta Postepay, collegata all’applicazione sullo smartphone della vittima.
Entrando nei dettagli l’Abf ha sottolineato che alla base della sua decisione vi è il fatto che PostePay “non aveva adottato meccanismi di tutela del cliente idonei e, soprattutto, non aveva garantito l’attivazione di misure adeguate a scongiurare condotte fraudolente, come nel caso di numerose operazioni truffaldine ripetute”. La donna, infatti, viene ricordato che si è accorta della truffa solo nel momento in cui le è stato negato di fare un pagamento tramite Pos, dal valore di poche decine di euro.