Saltare la revisione dell’auto significa incorrere in sanzioni. Vediamo come evitare questo problema e verificare la propria regolarità.
Scopriamo come controllare se si è in regola con la revisione, ogni quanto effettuare i collaudi e quali sono le sanzioni previste in caso di ritardo.
Al volante della nostra auto ci sentiamo i padroni della strada, liberi di spostarsi quando e dove si vuole, ma quanto ci costa cara questa libertà! Oltre la prezzo iniziale da pagare per comprare la macchina occorre aggiungere il carburante, la polizza assicurativa, il bollo auto, il tagliando e la revisione. Si tratta di elementi imprescindibili quando si è in possesso di un veicolo. Tasse e obblighi da rispettare, pena l’arrivo di pesanti sanzioni. Tutti conosciamo le conseguenze di un bollo auto non pagato ma molti sottovalutano l’importanza della revisione. I collaudi dell’auto hanno delle scadenze precise e una serie di indicazioni da conoscere.
Revisione dell’auto, cosa occorre sapere
Il Codice della Strada disciplina la revisione dell’auto nell’articolo 80. Tutti i veicoli a motore e relativi rimorchi, secondo la Legge, devono essere sottoposti a collaudo periodico. L’obbligo deve essere necessariamente rispettato per garantire la sicurezza sulle strade e per verificare il livello di rumorosità e delle emissioni inquinanti del mezzo. Ci sono soglie stabilite dalla normativa da rispettare e la revisione serve proprio per appurarlo.
Per conoscere la scadenza del collaudo basterà guardare sulla carta di circolazione. Sul retro del libretto è presente, infatti, un’etichetta adesiva in cui è scritta la data dell’ultima revisione effettuata nonché la dicitura “Esito regolare”. In alternativa è possibile verificare la regolarità della posizione telematicamente utilizzando il Portale dell’Automobilista. Senza nemmeno registrarsi basterà indicare dove richiesto la targa del mezzo, i dettagli della tipologia del veicolo e il codice di sicurezza.
Le tempistiche del collaudo
Secondo la Legge la revisione dell’auto deve essere effettuato dopo quattro anni dalla prima immatricolazione (al termine dello stesso mese) e poi ogni due anni. Diverso il caso delle macchine ad alimentazione alternativa come GPL e metano. Sarà necessario distinguere tra revisione periodica del mezzo e la scadenza del serbatoio o delle bombole.
I collaudi seguono le stesse tempistiche di tutte le altre auto (4 anni dalla prima immatricolazione e due anni a seguire) mentre l’obbligo di sostituzione del serbatoio per le macchine a GPL scatta trascorsi dieci anni. Per quanto riguarda i motori a metano, invece, occorre considerare la categoria della bombola.
Se CNG-1, CNG-2, CNG3 e CNG4 la revisione deve essere effettuata ogni quattro anni. Se CNG-4 con scadenza prima del 14 luglio 2022 la revisione andrà fatta ogni 24 mesi e poi ogni 48. Una proroga di altri 24 mesi è concessa per le bombole scadute successivamente a questa data.
Le sanzioni per la revisione scaduta
Chi guida un veicolo con revisione scaduta, o con collaudo effettuato una sola volta o sospeso dalla circolazione perché in attesa di conoscere l’esito dei controlli rischia una sanzione amministrativa di importo compreso tra 173 e 694 euro. La cifra può raddoppiare in caso di recidiva. La circolazione del veicolo è concessa solo per portare il mezzo presso un’officina addetta al collaudo. In caso contrario la multa sarà compresa tra 1.998 e 7.933 euro. Inoltre, la Legge prevede il fermo del mezzo per novanta giorni.
Meglio effettuare il collaudo in tempo, dunque, anche perché se si dovesse provocare un incidente con la revisione scaduta l’assicurazione non solo non risarcirebbe il danno ma costringerebbe l’automobilista a risarcire gli altri guidatori coinvolti.