Oggi scopriremo quali sono i consumi di una friggitrice ad aria o di un forno elettrico. Cercando di capire quale dei due consuma di più.
Negli ultimi tempi i consumatori fanno sempre più attenzione ai consumi energetici domestici. Dopotutto, l’impennata dei costi dell’energia elettrica e del gas, che si è registrata nel 2022, ha creato non pochi problemi alle famiglie italiane e non solo.
Da qualche anno a questa parte, si è diffusa una nuova moda: la friggitrice ad aria. Si tratta di un elettrodomestico che permette di friggere gli alimenti senza l’utilizzo di grassi e, dunque, senza olio, ma semplicemente sfruttando il calore accumulato nella camera di cottura.
Ed è così che molte famiglie italiane utilizzano questo nuovo strumento di cottura, preferendolo spesso al forno elettrico. Nella speranza che questa scelta possa portare un beneficio anche in bolletta elettrica.
Ma è davvero così? Analizziamo i consumi dei due elettrodomestici.
Sia la friggitrice ad aria che il forno elettrico sono due strumenti di cottura che permettono di portare in tavola piatti gustosi e dietetici.
In entrambi i casi, però, si tratta di strumenti che funzionano mediante l’utilizzo della corrente elettrica. Fermo restando che i consumi di questi due elettrodomestici dipendono da molteplici fattori, tra cui il modello e la potenza.
Mediamente un forno elettrico produce un consumo di 0,9 chilowattora all’ora, quando è in funzione a 200 gradi.
Mentre una friggitrice ad aria è in grado di cuocere un alimento impiegando 35/60 minuti e producendo un consumo di elettricità pari a 15 kilowattora.
Dunque, non ci vuole molto che per capire che la friggitrice ad aria produce consumi di corrente elettrica decisamente superiori rispetto al forno elettrico. In entrambi i casi però è possibile adottare delle strategie per abbattere i consumi.
Mediamente un forno elettrico produce consumi di circa 0,9 kilowattora in un’ora, se acceso ad una temperatura di 200 gradi.
In ogni caso, quando si utilizza un forno elettrico è opportuno adottare alcune accortezze che possono ridurre l’impatto in bolletta: