Al contrario di quanto si pensa non tutti pagano il canone Rai tramite la bolletta. Alcuni lo fanno tramite F24 e a la scadenza è ormai prossima
Cosa bisogna sapere in merito a questa possibilità di pagamento del tributo inerente la televisione pubblica che interessa milioni di cittadini italiani.
Notoriamente dal 2016 il Canone Rai viene addebitato nella bolletta dell’energia elettrica. A prescindere dai possibili cambiamenti in merito, non per tutti è così. In alcuni casi la “scomoda tassa” viene pagata tramite il modello F24.
In questo caso però la scadenza è fissata per il 31 gennaio 2023 a prescindere dal fatto che si paghi in un’unica soluzione o si opti per un pagamento rateizzato (in questo caso solo una parte è dovuta prima della suddetta data). Andiamo a scoprire di più in merito a questa situazione che accomuna molti cittadini italiani.
Partendo dall’assunto che la quota è rimasta invariata rispetto agli anni precedenti è ammonta a 90 euro, l’ipotesi di pagamento con F24 riguarda una specifica categoria di contribuenti.
In pratica, ciò avviene se nessun componente della famiglia è intestatario di un contratto di energia elettrica di tipo domestico. Un esempio calzante è quando la casa è in locazione ma il contratto dell’utenza rimane intestato al proprietario dell’immobile.
Un altro frangente in cui può capitare ciò è quando la fornitura dell’energia elettrica viene erogata da rete che non siano interconnesse a quelle di trasmissione nazionale. Una condizione che riguarda le isole minori come le Tremiti, Lipari, Lampedusa, Favignana, Ustica, Levanzo, Pantelleria, Ventotene e Capraia solo per citare alcuni territori.
Chi si trova in questa condizione può pagare 90 euro in un’unica soluzione entro il 31 gennaio 2023 o in due rate semestrali con scadenza 31 gennaio e 31 luglio. Le rate dovranno essere entrambe da 45,94 euro.
L’altra opzione è quella che contempla quattro trance trimestrali con scadenze il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre. L’importo di ciascuna rata dovrà essere pari a 23,93 euro.
Dunque, tutto abbastanza chiaro e semplice. L’importante è sbrigare la pratica per evitare che faccia capolino l’occhio vigile dell’Agenzia delle Entrate. In queste situazioni è sempre piuttosto lesto e non propriamente benevolo.