Una frase di troppo scatena il diverbio a “Dritto e Rovescio”. Del Debbio chiama la pubblicità. La scintilla è il Reddito di Cittadinanza.
Non è mai semplice affrontare il tema del Reddito di Cittadinanza. Specie se la discussione dovesse avvenire in presenza contemporanea di cittadini e classe politica.
Quel che è accaduto da Paolo Del Debbio, padrone di casa della trasmissione “Dritto e Rovescio”, dove l’animosità, i toni alti e qualche espressione borderline hanno creato i presupposti per l’esplosione della bomba. Che, puntuale, è esplosa nel momento in cui l’ex parlamentare di Forza Italia, Andrea Ruggieri, ha levato gli scudi in difesa della strategia di rimozione progressiva del Reddito di Cittadinanza adottata dal Governo. Facendo leva, però, su dettagli che ai sostenitori del mantenimento della misura, rappresentati in studio da alcuni giovani percettori, non sono andati giù. Uno scambio di vedute quasi culminato in rissa, con conduttore e regia che hanno faticato a tenere le redini del programma. Tanto che, per darci un taglio, Del Debbio ha deciso di anticipare la pubblicità per ripristinare l’ordine.
Come si può immaginare, a far scattare la scintilla è stato un momento topico della discussione più che il dibattito in sé. Già di suo abbastanza acceso, chiaro. Ad Andrea Ruggieri, però, sfugge un’osservazione sugli indumenti indossati dai giovani che, in studio, peroravano la causa del Reddito di Cittadinanza. Sulle scarpe in particolare che, secondo l’ex parlamentare, “non costano 10 euro”. E il forzista ha rincarato la dose, sostenendo che la povertà della quale i ragazzi parlavano non poteva essere reale proprio alla luce del loro abbigliamento. Benzina gettata su un fuoco già decisamente scoppiettante, alimentato peraltro dagli altri argomenti orbitanti attorno al microcosmo del RdC.
Di certo non un buon viatico al confronto. E, in qualche modo, riprova di una distanza sempre più marcata fra classe politica e nuove generazioni. Certo, col beneficio del dubbio sulla reale consistenza di una degenerazione avvenuta a beneficio di telecamere. Di sicuro, Del Debbio si è visto costretto a correre ai ripari in un clima di crescente tensione, di certo non indicata a un talk socio-politico in primissima serata. Dopo i tentativi, vani, da parte della regia di dirottare le inquadrature sul conduttore o su altre situazioni in studio, il giornalista ha deciso di mettere un punto alla questione lanciando la réclame in anticipo sulla tabella di marcia, optando peraltro per cambiare argomento una volta rientrati in diretta. Ovviamente con uno studio sgombro dai protagonisti dell’incidente.
La frase di troppo è stata, evidentemente, la classica goccia finale su un vaso già pieno fino all’orlo. Riempito non solo di appunti sugli outfit degli ospiti in studio ma anche di discussioni pregresse dense più di retorica che di contenuti veri e propri. Al netto di qualche mezza verità. Il problema è da ricercare proprio nella concezione del Reddito di Cittadinanza, nato come misura di sostegno emergenziale e accusata di essere diventata di fatto un’alternativa al lavoro. Le ragioni che hanno spinto il Governo Draghi a un primo giro di vite e quello Meloni a segnare addirittura una data di messa in soffitta (2024). Legittimo ma tutto starà nel garantire ai famigerati occupabili quelle opportunità lavorative che fin qui sono spesso mancate. Non tutti coloro rimasti indietro possono, purtroppo, essere catalogati come furbetti.