L’Aviaria, la malattia di polli e volatili, sta destando parecchia preoccupazione in Spagna. L’influenza sembrerebbe aver fatto il “salto di specie”.
Si chiama spillover il fenomeno del salto della specie che impensierirebbe gli scienziati proprio con riferimento all’Aviaria.
Secondo quanto conosciuto fino ad oggi, l’Aviaria è un’influenza che colpisce polli e volatili. Difficilmente può essere trasmessa agli essere umani eppure i fatti che stanno accadendo in Spagna dimostrano il contrario. Un piccolo segnale di allarme è scattato lo scorso ottobre ma solo adesso la situazione è diventata veramente preoccupante per gli scienziati. Sembrerebbe che sempre più virus riescano a compiere l’impresa dello spillover, il salto di specie. Se questo fenomeno dilagasse si andrebbe incontro a pandemie sempre più pericolose. Un futuro pessimo si prospetta davanti a noi o sono allarmismi eccessivi da prendere con le pinze? Dare una risposta certa è, al momento, impossibile ma se si guarda a ciò che sta accadendo alla nazione a noi vicina la preoccupazione sale.
Aviaria, il punto della situazione
Spesso l’Aviaria si diffonde tra polli e volatili ma, fino ad ora, in Italia le conseguenze non si sono rivelate gravi. Per poter esserci un contagio da animale a essere umano è necessario che avvenga un contatto stretto con i polli o volativi infetti o con le loro carcasse. E i sintomi dell’infezione sono sempre stati lievi, congiuntivite o problemi respiratori risolvibili. Allo stesso tempo è capitato che alcune persone abbiamo manifestato sintomi più gravi come una polmonite (anche fatale).
Ma cosa sta accadendo in Spagna? Sembrerebbe che l’Aviaria sia riuscita ad arrivare anche ai mammiferi. Dopo il rilevamento di alcuni gabbiani e uccelli morti per influenza A, infatti, sono stati segnalati contagi e morti per polmoniti emorragiche anche in un allevamento della Galizia. Esemplari di visone sono stati abbattuti e, anali successive, hanno appurato che erano malati di influenza Aviaria (H5N1). Non solo, le analisi hanno riscontrato una mutazione insolita, la stessa presente nel virus dell’influenza suina.
Da qui la paura per il salto di specie dato che, a detta del ricercatore Matthew Baylis dell’Università di Liverpool, i visoni offrono una grande opportunità al virus di adattamento ai mammiferi.
In Italia siamo in pericolo?
Arriviamo al nocciolo della questione. Qual è il reale pericolo che l’Aviaria arrivi più facilmente e aggressivamente all’uomo nella nostra nazione? Attualmente in Italia non sono segnalati focolai ma in Francia c’è un’epidemia di Aviaria alquanto pericolosa. La stima è di 5 milioni di animali soppressi ad agosto 2022, mai accaduto prima! A dicembre, nella Loira, altre tre milioni di polli. L’attenzione in Europa, dunque, deve essere alta per non rischiare un’altra pandemia.