Una nuova modalità di approccio per le vittime preferite dei malintenzionati di tutta Italia, anziani in testa. Massima allerta.
Nessuna novità, se parliamo di quanto, bene o male, gli italiani possano essere più o meno consapevoli dei rischi che si corrono praticamente in ogni ambiente, in ogni contesto attuale. I rischi stessi, collegati, per dire, al pericolo truffa, fanno parte ormai di una consapevole lezione che i cittadini hanno imparato a fare propria. Mai fidarsi, per quel che riguarda le dinamiche del web e anche per ciò che presenta la vita reale, quella fisica.
La verità, quella suggerita dai giornali, da internet e da quanti provano a far sempre veicolare determinate informazioni, notizie, è una sola. La sicurezza, al giorno d’oggi è un elemento di vitale importanza. I cittadini non sono sicuri, questo è poco ma sicuro. Gli italiani risultano essere continuamente esposti a rischi che spesso, nonostante la stessa informazione non risultano affatto calcolati. Il motivo è semplice, non ci si aspetta che succeda.
In ogni caso, il cittadino, stando alle stesse cronache quotidiane è certamente consapevole di ciò che può capitargli, almeno in teoria, ma troppo spesso nonostante tutto tende a farsi coinvolgere. Il motivo è molto semplice, cosi come anticipato, non ci si rende conto di quando qualcosa sta per accadere. Sappiamo benissimo di quanto oggi qualsiasi luogo possa essere considerato rischioso, non parliamo, certo, soltanto di web, affatto.
Quali sono questi luoghi oggi. Se parliamo di web è chiaro che il riferimento va alle comunicazioni che puntali disturbano il nostro quotidiano. Sms, mail, social network. Contenuti accattivanti che promettono premi e vantaggi. La possibilità di una gratificazione inaspettata che invece poi si trasforma di fatto in truffa. In questo caso, per esempio, i cittadini non sono certo informati? Certo. Nonostante tutto, però, continuano a cascarci.
Stesso discorso per quel che riguarda la vita reale, il campo fisico, per intenderci. Conosciamo tutti i tipi di raggiri, ogni aspetto, ogni potenziale contesto, eppure c’è chi ci casca. I parcheggi di centri commerciali con la storia della ruota bucata, i sassolini sull’auto mentre si è in strada con richiesta risarcimento danni per fantomatico urto. Poi ancora le uova sul parabrezza e il gattino investito che in realtà nemmeno esiste. Tutto e più di tutto.
L’ultima storia, l’ultimo racconto delle cronache, per dire, riguarda il classico caso di raggiro, organizzato bene o male nei soliti luoghi ma con un protagonista inaspettato. Un protagonista che in realtà tutto sommato nemmeno esiste nel concreto. Esterno supermercato, due complici e un cittadino che si avvia presso la sua auto. Uno dei due lancia un mazzo di chiavi nei pressi dell’auto della persona, si richiama l’attenzione della potenziale vittima e mentre uno distrae, l’altro provvede a svuotare l’auto da qualsiasi oggetto di valore.
Mai rispondere a questa domanda: le chiavi di casa? Cosa ci dice la Polizia Postale
Proprio in merito a questa specifica tipologia di truffa, la Polizia, attraverso il suo agente interattivo Lisa, spiega ai cittadini come comportarsi in specifiche situazioni e quali potrebbero essere i rischi concreti in determinati luoghi o contesti. Le indicazioni in questione possono essere realmente utili a evitare incontri davvero poco piacevoli:
“Capita di poggiare la borsa sul sedile passeggero – si legge nel contenuto specifico rilasciato attraverso i canali ufficiali social e non solo – ed è lì che entra in scena il truffatore” spiega l’account social Agente Lisa della polizia di Stato, spiegando la dinamica della truffa delle chiavi terra. I malviventi in questo caso agiscono in coppia e, dopo aver individuato la vittima tra coloro che sono da sole e più indaffarate, colpiscono gettando delle chiavi vicino alla portiera per poi indicarle chiedendo se siano cadute”.
Cosi come anticipato, e cosi come spiegato dallo stesso comunicato, uno dei truffatori “distrae la vittima indicando delle chiavi a terra sotto lo sportello della macchina lato guidatore, chiedendo se sono sue. Contemporaneamente, mentre la persona verifica se effettivamente siano sue, un complice del primo truffatore entra in azione, apre l’altro sportello e ruba tutto quello che può prendere dalla vettura”.
Attenzione massima, insomma, sempre e comunque, in ogni situazione, in ogni ambito. Occhi sempre ben aperti e mai lasciarsi sopraffare da richieste che possono sembrare fuori contesto o poco chiare. Il rischio è ovunque, è necessario però evitarlo.