Una tecnica feroce che negli ultimi tempi ha letteralmente seminato il panico. Non c’è davvero pace per gli italiani, soprattutto al volante.
Le cronache quasi quotidianamente ci raccontano di sempre nuove modalità messe in atto da truffatori senza scrupoli per approfittare dell’ingenuità e della buonafede dei cittadini. Le tecniche tirate su, elaborate spesso con elevato quantitativo di fantasia riescono purtroppo per tutti a cogliere nel segno. Si arriva, quindi, al cittadino truffato, derubato sostanzialmente, nel modo più subdolo e inaspettato. Si arriva, infine, a essere, di fatto, spietati.
Soltanto poche settimane fa la maggior parte dei quotidiani, anche nazionali hanno scritto di una particolare tecnica truffaldina, in un caso specifico rintracciata a Roma, per puro caso, la presenza, sul luogo stesso del raggiro di un agente delle forze dell’ordine fuori servizio. In quella situazione le modalità di approccio, per cosi dire, alla vittima, sono risultate di fatto particolarmente bizzarre. Per questo, in precedenza si faceva riferimento alla fantasia del malintenzionato.
Nello specifico, a Roma, sulla via Cassia, una signora si trovava nella sua auto quando all’improvviso è stata colpita da alcune uova lanciate dall’esterno che le hanno chiaramente imbrattato il parabrezza. Nello specifico si attendeva che la donna uscisse dalla sua stessa auto per capire da dove provenissero le stesse uova per approfittarne e derubarla di tutti gli oggetti di valore presenti nel veicolo. Il tutto però è stato sventato dallo stesso agente citato in precedenza che intento a parcheggiare la sua auto in zona aveva notato lo strano movimento.
Il tentativo di truffa, in quel caso è stato chiaramente sventato ma è altrettanto evidente che bisogna ormai aspettarsi di tutto quando si è alla guida della propria auto. Il cittadino è già a conoscenza di ciò che in genere può accadere nei parcheggi di supermercati o centri commerciali. Individui che si avvicinano riferendo al malcapitato di avere una ruota sgonfia, per esempio e che attendono la successiva distrazione di quest’ultimo per sostituirla o cercare aiuto per svuotargli l’abitacolo da qualsiasi oggetto di valore.
Stesso discorso per chi si offre di dare una mano a persone anziane, sempre all’uscita di un supermercato, magari a caricare i vari sacchetti della spesa in auto. Anche li, un complice arriverà puntuale a svuotare la vettura da smartphone, soldi e quant’altro. Stare alla guida, tranquillamente, della propria auto, insomma, ultimamente è diventato davvero impossibile. Non è tutto però, di recente una nuova tecnica è stato, di fatto, scoperta.
Follia in auto, vi gridano di aver investito un gattino: la tecnica utilizzata per derubarvi
La notizia in questione è dal quotidiano “Il Giornale”, attraverso il racconto di una lettrice che ha vissuto una esperienza molto simile a quella della signora romana raccontata in precedenza. La donna che ha deciso di raccontare la sua storia si trovava nella sua auto intenda a uscire dal parcheggio. All’improvviso una voce dall’esterno le intima di arrestare immediatamente l’auto. La donna, allarmata si volta verso questa persona che le comunica di aver appena investito un gattino.
La conducente esce quindi dall’auto per verificare di persona quanto affermato da quello che era in realtà un truffatore bello e buono, e proprio in quel momento questi passa all’azione portandogli via borsa e smartphone. Una esperienza di certo non delle migliori, essere derubati attraverso una tecnica tanto subdola e di fatto, diciamolo, cattiva. Approfittare del momento di smarrimento di un individuo al quale viene detto di aver investito un animale per poi passare all’incasso, derubandolo. Qualcosa di vile e difficile da mandar giù.
Il pericolo insomma corre veloce anche quando si è al volante. Come dimenticare, restando in tema la truffa dei sassi scagliati contro le vetture in strada e poi la richiesta di fermarsi con la scusa di un fantomatico tamponamento. In quel caso poi, il truffatore mostra sempre lo specchietto della sua auto rotto, la prova tangibile della collisione. La potenziale vittima accetta, in molti casi, la richiesta di non coinvolgere le assicurazioni. Il tutto, anche magari se non convinta che il tutto possa essere realmente accaduto. Il malintenzionato, quindi, raccoglie una somma che generalmente va dai 20 ai 50 euro. Una estorsione in piena regola insomma.
Strade poco sicure, contesto sociale, in linea di massima poco sicuro. La truffa, cosi come si diceva, corre veloce, ovunque. Sul web e nella vita reale. Starne alla larga, oggi, diventa a tutti gli effetti un dovere del cittadino.