La rivista “Il Salvagente” stila la classifica del latte migliore. E, come spesso accade, ai vertici della graduatoria c’è qualche sorpresa.
Circa 115 ml al giorno per famiglia, con una spesa media di 6 miliardi e mezzo. Anche se le linee guida ministeriali consiglierebbero una soglia più alta, l’apporto giornaliero di latte non manca sulla tavola degli italiani.
Il che da il peso della rilevanza di tale bevanda nelle nostre abitudini nutrizionali. Anche perché il suo impiego non è limitato al consumo diretto durante la colazione ma si diversifica a seconda del cibo, vista la sua presenza in dolci, latticini (nome non casuale in effetti…), formaggi e quant’altro. In quanto alimento prevalentemente di origine animale, almeno per quel che riguarda il consumo di massa, il latte attraversa controlli di varia natura prima dell’imbottigliamento, finalizzati a garantire un prodotto di qualità assoluta e, soprattutto, il più possibile privo di influenze esterne alla sua composizione biologica. In questo senso, un recente test effettuato dalla rivista dei consumatori “Il Salvagente” ha mostrato risultati interessanti. L’obiettivo, chiaramente, era la valutazione delle varie qualità di latte distribuite nei supermercati.
E, altrettanto evidentemente, è difficile anche per un esperto determinare una risposta in termini assoluti. Le variabili sono numerose, tutte in qualche modo determinanti. In senso generale, la priorità sta nel valutare quali siano i prodotti maggiormente intatti rispetto alla presenza di farmaci, antibiotici o di altre componenti potenzialmente lesive per il consumatore. L’indagine del Salvagente, in effetti, qualche risultato sorprendente lo ha mostrato. Se non altro per confermare, indirettamente, un principio dato per assodato già da tempo: non è sempre la marca a garantire un vertice qualitativo.
Latte, la classifica degli esperti: ecco il migliore del supermercato
Il novero delle sottomarche, come vengono definite le aziende produttrici meno affermate sul mercato, è decisamente ampio. E ciò che vale per gli altri prodotti alimentari (acqua in bottiglia inclusa) vale anche per il latte: anche i marchi meno “mainstream” possono garantire un buon riscontro in termini di qualità. Basti pensare che, secondo la ricerca della rivista, le prime tre posizioni della graduatoria qualitativa sono occupate da Carrefour Original, Esselunga e Lidl, ossia tre latti marchiati con il nome del supermercato che li mette in commercio. Non si tratta di un caso isolato, visto che anche altri prodotti hanno avuto lo stesso riscontro e nell’ambito di sondaggi diversi. Nel caso specifico, ci si riferisce al miglior latte fresco. Esselunga, nella sua variante “Bio”, resta ai vertici comunque anche per quanto riguarda il latte microfiltrato, seguita da Conad “Più tempo” e da Parmalat Zymil, prima e unica fra le marche di vertice nella top four (al quarto posto figura il Latte biologico di Eurospin Pascoli Italiani).
Anche gli utenti (o meglio, i consumatori) hanno detto la loro. Confermando al top la marca Coop latte fresco Alta qualità, seguito da Granarolo Biointero e Mila intero latte Fieno Alto Adige. Dato che, indirettamente, conferma anche la tendenza dei consumatori a preferire qualità di latte (così come di altri prodotti) a prezzi più contenuti. Anche se le filiere maggiori non mancano di una fidelizzazione marcata da parte di una clientela che, su prodotti di largo consumo, preferiscono affidarsi a marche più “autorevoli” anche in luogo di una spesa maggiore. Nello specifico dell’indagine de “Il Salvagente”, le marche analizzate sono state in tutto 25, tra latte fresco e microfiltrato intero. Con la particolarità del totale made in Italy. Che forse tanto una particolarità non è, vista l’assenza confermata di microtossine e cariche batteriche.