La noce moscata è davvero in grado di produrre effetti allucinogeni con l’essere umano? Vediamo nel dettaglio cosa dice la scienza.
La noce moscata è una delle spezie più utilizzate e conosciute nella cucina degli italiani. Non tutti però sanno che si tratta di una spezia che può causare diversi danni al nostro organismo.
La questione nelle ultime settimane è tornato alla ribalta, per via della notizia secondo cui alcuni ragazzi che stavano partecipando al talent show di Amici, prodotto da Mediaset e condotto da Maria de Filippi, abbia deciso di utilizzare a capodanno proprio la noce moscata come droga per sballarsi.
E questo perché si tratta di una spezia che se ingerita in grandi quantità, è in grado di produrre effetti allucinogeni sull’essere umano. la noce moscata viene utilizzata in cucina da tempi antichissimi. In principio veniva probabilmente utilizzata per creare delle bevande. Viene ricavata da un albero sempreverde che si trova nelle isole Indonesiane e le prime tracce del suo utilizzo tra le civiltà, risalgono addirittura a più di tremila anni fa.
Nel tempo si è anche scoperto che ci troviamo di fronte ad una spezia che ha grandi capacità di fungere anche da antidolorifico, facilitando la digestione e aiutando anche a regolare la pressione sanguigna. In ogni caso, anche in cucina va utilizzata con moderazione, proprio per gli effetti negativi che può produrre se ingerita in grandi quantità. ma questo in fondo è il motivo che ha portato i ragazzi ad essere espulsi dalla scuola di Amici.
D’altronde già da alcuni circolano sul web delle sfide che consistono proprio nell’ingerire noce moscata, anche se lo “sballo” di cui tanto si parla dopo la sua assunzione, è un più un mito metropolitano. Per quanto sia vera che ci troviamo di fronte a una spezia che può diventare tossica in grandi quantità, e causare allucinazioni, non da però in cambio quel piacere che arriva di solito quando si assumono droghe.
E infatti proprio quando arrivano i sintomi tossici, compaiono subito mal di testa e nausea, e resta ben poco spazio per pensare ad uno “sballo” piacevole. Una cosa vera però riguarda la miristichina, ovvero la sostanza chimica che crea questo effetto all’interno della noce. Questa effettivamente agisce sul sistema nervoso centrale, in modo simile alla mescalina contenuta nei peyote.
A differenza di quest’ultima però il suo rilascio non produce sensazioni altrettanto piacevoli. Se invece la si consuma in modiche quantità, la noce moscata è in grado di offrirci nel tempo tantissimi benefici, nutritivi e non. In primo luogo perché parliamo di una spezia ricca di vitamine , sia del gruppo b ma anche c. Nella medicina tradizionale il suo utilizzo risale a tempi antichissimi, e già la cultura indiana ne decantava i benefici oltre due millenni fa.
Un impiego moderato di noce moscata in cucina, aiuta ad esempio il nostro fegato a depurarsi, favorendo anche il rilassamento corporeo e dunque sonni più tranquilli. Possiede anche delle proprietà antibatteriche non comuni, e in alcuni luoghi si realizzano anche dei dentifrici che contengono al suo interno il suo principio attivo.