Attenzione, chi ha questa età non può assumere la Tachipirina 1000. Svelato il motivo che non ti aspetti.
Assumere la Tachipirina 1000 ad una determinata fascia di età è fortemente sconsigliato. Ma per quale motivo e di chi si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Lavoro, impegni famigliari, tempo libero e chi più ne ha più ne metta. Sono molte le cose da fare e che richiedono il nostro massimo impegno. Non crea stupore pertanto il fatto che possa capitare a tutti di acquistare prodotti di vario genere, senza nemmeno valutare le relative caratteristiche.
Per questo motivo si invita sempre a prestare attenzione a ciò che compriamo, onde evitare spiacevoli sorprese. A tal proposito, in effetti, interesserà sapere che assumere la Tachipirina 1000 ad una determinata fascia di età è fortemente sconsigliato. Ma per quale motivo e di chi si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Abbiamo già avuto modo di vedere come in base a quanto si evince dall’elenco pubblicato dall’Aifa lo scorso 5 gennaio 2023, sono circa 3.200 i farmaci al momento introvabili in Italia. Tra questi si annovera anche la Tachipirina. Quest’ultima, ricordiamo, è disponibile con due diversi dosaggi, ovvero quella da 500 mg e quella da 1000 mg.
Soffermandosi sulla tachipirina 1000 è bene sapere che è fortemente sconsigliata alle persone con un’età inferiore a 15 anni. L’organismo in età preadolescenziale, infatti, non è ancora pronto a sopportare una dose così intensa di paracetamolo. Sempre soffermandosi sulla tachipirina 1000, inoltre, si ricorda che non può essere, ovviamente, assunta dalle persone allergiche al paracetamolo.
In tal caso è necessario rivolgersi al proprio medico per chiedere un farmaco sostitutivo. Per quanto concerne il dosaggio, invece, si consiglia di prendere una compressa ogni otto ore. Il tutto avendo l’accortezza di non superare il numero di due o tre compresse al giorno.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).