Viaggiare per 100 km con delle auto elettriche ha dei costi abbastanza vantaggiosi che vanno ben oltre le aspettative. Vediamo la situazione nel dettaglio
A fronte di una spesa iniziale per l’acquisto della vettura non propriamente economica, nel tempo si possono risparmiare cifre piuttosto considerevoli.
L’elettrico sta lentamente avanzando e se prima era visto come un’alternativa, adesso è una vera e propria necessità. Al momento però i costi sono ancora piuttosto onerosi, per questo ancora non si affermato come dovrebbe.
Il risultato è che oggi nei numerosi momenti che passiamo in mezzo al traffico respiriamo tutto lo smog derivante dagli obsoleti veicoli che si avvalgono dei vecchi e attualmente costosissimi carburanti.
Auto elettriche: quanto si spende per percorrere 100 Km? Vantaggi e svantaggi in Italia
Chi ha a cuore il destino della Terra e al contempo vuole provare ad ottenere un risparmio futuro non può più tirarsi indietro: rottamare la propria automobile per acquistarne una elettrica è l’unica possibilità rimasta.
Bisogna però tener conto di una spesa inziale non propriamente economica. Un’auto elettrica versione base ha un costo che non va al di sotto dei 20.000 euro. Ma quali sono i vantaggi che si possono ottenere in futuro? Semplice, basti pensare che per percorrere 100 km servono appena 3 euro.
Si, avete letto bene, poco più del costo di un cornetto e un cappuccino. Inoltre passando all’elettrico si evita la corresponsione del bollo per i primi 5 anni per poi pagarlo a cifre piuttosto scontate rispetto ai veicoli tradizionali. In alcune regioni italiane è invece abolito del tutto.
Manutenzione e assicurazione costano circa il 30% e il 50% in meno. Ciò è dovuto anche al fatto che non ci sono liquidi, olio e filtri. Per effetto di ciò un tagliando potrebbe costare anche al di sotto dei 150 euro.
Purtroppo però non è tutto oro ciò che luccica. A tutti gli aspetti positivi sopracitati se ne aggiungono altri non propriamente vantaggiosi, su tutti la mancanza di incentivi statali e la scarsa reperibilità delle colonnine per la ricarica. A tal proposito sono già diverse le mappe e le applicazioni che aiutano a trovarle. Insomma, seppur in grave ritardo anche in Italia ci si sta muovendo in questa direzione. La transizione sarà però più lunga del previsto.