L’AIFA lancia una nuova allerta per l’irreperibilità di medicinali per il diabete a base di insulina umana. La carenza dei farmaci continua.
Allarmismo da parte dell’AIFA e invito a non lanciare allerte da parte di Farmindustria. A cosa dobbiamo credere?
Allerta o no, le famiglie italiane sanno solamente che recandosi in farmacia potrebbero non trovare tanti farmaci necessari in caso di patologie o di una banale (che poi tanto banale non è) influenza. Indipendentemente dai motivi della carenza dei medicinali – la mancanza delle materie prime, i costi di produzione e confezionamento, speculazioni sulla vendita di pochi specifici farmaci – il problema è rilevante quando si va in farmacia e la risposta del farmacista è “non ho questo farmaco né un altro con cui sostituirlo“. Sciroppi per la tosse, antibiotici, farmaci per l’epilessia e, ora, l’allerta dell’AIFA coinvolge due medicinali che tengono a bada il diabete in quanto a base di insulina. Esistono equivalenti che possano sostituire i mancanti e quanto durerà ancora questa irreperibilità?
Allerta per la mancanza di due medicinali contro il diabete
L’Agenzia Italiana del Farmaco avvisa i cittadine della mancanza di due prodotti anti-diabete con insulina ossia Insuman Rapid* 100 Ul/ml soluzione iniettabile in cartuccia, uso intramuscolare e sottocutaneo e Insuman Rapid 100 Ul/ml iniettabile in penna preriempita, uso sottocutaneo. Il primo farmaco sarà irreperibile dal 23 gennaio 2023 e il secondo dal 31 gennaio 2023.
La carenza durerà, secondo l’AIFA, fino al mese di dicembre 2023. Un periodo molto lungo considerata l’importanza dell’insulina per i diabetici e del suo compito fondamentale per garantire la vita. Un’interruzione potrebbe scatenare problematiche irreparabili. Durante tutti questi mesi di assenza, dunque, sarà necessario sostituire i due medicinali con equivalenti che possano impedire l’iperglicemia.
I consigli dell’Agenzia Italiana del Farmaco
Nessun nuovo paziente – dice l’AIFA – dovrà iniziare una terapia con questi due farmaci irreperibili a breve. I “vecchi” pazienti, invece, dovranno consultare il medico per cambiare trattamento passando ad un medicinale alternativo. Un’allerta che spaventa, dunque, ma Farmindustria raccomanda di non cedere all’allarmismo. Per quanto la situazione legata alle carenze e alle difficoltà nella distribuzione sia grave, infatti, al momento gran parte dei farmaci irreperibili sono sostituibili da equivalenti oppure da farmaci alternativi con le stesse funzionalità.
Farmaindustria, poi, esorta i cittadini a non cambiare i farmaci in autonomia ma a consultare sempre il proprio medico o il farmacista nella sostituzione del medicinale mancante. Infine, il presidente Marcello Cattanei ha spiegato i motivi alla base dell’irreperibilità. La maggior parte delle aziende produttrici dei principi attivi dei farmaci si trova in Cina e in India. A causa del Covid e dei lockdown la produzione è notevolmente rallentata provocando i problemi che conosciamo. Sarebbe determinante, dunque, rilocalizzare la produzione in Europa.