Al contrario di quanto si pensi le stufe a pellet e legna non garantiscono quel risparmio netto rispetto al gas. Inoltre c’è anche una questione burocratica che potrebbe aggravare le cose
Vediamo cosa sta succedendo e a cosa bisogna prestare particolarmente attenzione quando si decide di installare una di queste stufe.
La corsa alle stufe a pellet e a legna negli ultimi mesi è stata piuttosto spasmodica. La voglia di risparmiare e cercare di limitare i consumi visto i rincari del gas ha portato le persone a cambiare in maniera rapida e senza troppi fronzoli.
Questa transizione oltre che dalla volontà di economizzare è stata anche il risultato dei tanti bonus sia nazionali ma soprattutto locali. Ed ecco che si è arrivati allo scenario attuale con milioni di famiglie ormai convertitesi a legna e pellet.
A quanto pare però non è tutto ora quel che luccica. Infatti anche il prezzo del pellet e della legna è drasticamente aumentato. Ma a ciò bisogna affiancare un altro fattore che potrebbe rappresentare un rischio di non poco conto.
Se la stufa a pellet è di nuova installazione infatti è necessario tener conto delle normative del caso che a quanto pare sono piuttosto stringenti. La qualità e la sicurezza delle stufe a pellet infatti è definita da un sistema che va da 4 a 5 stelle. In diverse regioni italiane è proibita l’installazione di stufe con una qualità inferiore alle 4 stelle. A ciò va affiancato un certificato di conformità dell’impianto rilasciato dagli installatori. Poi è indispensabile anche il certificato ambientale e il libretto.
Tutti questi documenti sono fondamentali in caso di controlli. In questa fase di si stanno intensificando. D’altronde sono sempre di più le persone che stanno passando a queste stufe. Tante poi se ne pentono quando si rendono conto di quanto la burocrazia in materia sia eccessiva e non propriamente semplice da capire. A ciò vanno aggiunti i rischi in caso di controlli degli organi preposti.
Insomma, altro che risparmio, anche perché il pellet ormai ha raggiunto cifre elevatissime. Ma ciò che davvero ha fatto precipitare la situazione è ancora una volta la burocrazia che varia anche a seconda del fatto che gli impianti siano stati appena installati o erano già preesistenti.