Matteo Messina Denaro: l’incredibile patrimonio del boss arrestato

Matteo Messina Denaro, boss mafioso di Casa Nostra, è stato arrestato dopo trent’anni di latitanza. Scopriamo il suo patrimonio.

Matteo Messina Denaro
Contocorrenteonline.it

Il capo indiscusso di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, è stato arrestato. Si trovava in una clinica privata a Palermo quando sono scattate le manette ai polsi dopo trent’anni di latitanza. Più volte sfuggito alla cattura, la fuga di Denaro è finita oggi, 16 gennaio 2023, grazie al lavoro dei Carabinieri del Ros. Classe 1962, Matteo Messina Denaro è “figlio d’arte”, il padre Francesco conosciuto come Don Ciccio è stato un patriarca mafioso. Noto per la sua fedeltà a Totò Riina, è presto entrato negli affari di Cosa Nostra diventando il numero uno dopo l’arresto di Riina. L’uomo si è macchiato di molti delitti ed esecuzioni. Condannato anche per le stragi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, per le bombe a Firenze, Milano, Roma e le l’organizzazione del rapimento del piccolo Giuseppe di Matteo di cui tutti ricordiamo l’atroce esecuzione – fu sciolto nell’acido dopo 779 giorni di prigionia.

Matteo Messina Denaro, una biografia del terrore

Denaro, noto anche come Diabolik e U siccu, è stato ricercato per trent’anni dopo l’emissione per lui di un mandato di cattura per associazione mafiosa, strage, omicidio, devastazione, detenzione e porto di materiale esplosivo, furto e numerosi reati minori. Un fantasma dal 1993, dopo un’ultima apparizione a Forte dei Marmi dove si trovava in vacanza con i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano, fino al 16 gennaio 2023.

Amante del lusso, delle donne, dei vestiti firmati, delle belle auto, l’uomo ha potuto godere di tutto questo grazie ad un patrimonio consistente. La stima è di miliardi di euro accumulati grazie alle tante attività illecite portate avanti. Denaro, dunque, risulta uno dei mafiosi più ricchi e abili nella gestione dei soldi o meglio risultava dato che ora tutti i suoi beni verranno confiscati.

Il patrimonio stellare ora confiscato

Il compito di procedere con la stima esatta del patrimonio di Matteo Messina Denaro spetta, ora, ai Carabinieri del Ros. Dopo l’arresto potranno risalire ai miliardi di euro accumulati negli anni. Ad oggi sappiamo di due milioni di euro di risarcimento per le vittime della mafia che è riuscito ad intascare nonché di un grande parco eolico di cui probabilmente è proprietario. Aggiungiamo, poi, palazzi, ville, terreni, appartamenti, liquidità su conti correnti prevalentemente postali.

I beni confiscati, ricordiamo vengono ridistribuiti grazie all’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla mafia. Il compito è rivendere e distribuire le proprietà nello Stato e di riutilizzarle come beni pubblici. Speriamo che nessuno spreco di risorse sia, in questo particolare caso, concesso.

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