Gratta e vinci, gioia e dolori degli italiani: ecco quanto possono guadagnare i rivenditori
Cosi come anticipato il tutto è gestito i prima persona dallo Stato, è lui che per l’appunto tiene in mano l’intero processo ed è sempre lui che stabilisce in merito ogni cosa. Il concetto in merito è quello legato all’aggio, un elemento che entra in gioco ogni volta che ci si propone come venditore di un prodotto fornito dal Monopolio di Stato. Stiamo parlando, in pratica del ricavato di un tabaccaio, o di una ricevitoria, calcolato attraverso l’utilizzo di una percentuale sul prezzo al pubblico dello stesso prodotto.
Il valore dello stesso aggio, cosi come segnalato dalla normativa dell’articolo 10 comma 6 del DPR 633/72 , non comprende Iva. Per quel che riguarda ad esempio i giochi istantanei l’aggio è considerato nella quota del 8%. Considerando poi tutte le dinamiche da prendere in considerazione. Per provare a tracciare una stima di quanto una ricevitoria possa guadagnare con la vendita dei biglietti Gratta e vinci, possiamo affermare che la determinazione della stessa stima risulta abbastanza complicata.
Avvalendoci di quanto considerato. Partendo da una attenta valutazione tenuta da consultingitaliagrou possiamo presumere che un tabaccaio, una ricevitoria, ogni mese possono mediamente incassare un minimo 60.000 euro derivante per l’appunto dalle percentuali sul prezzo di vendita di tali prodotti. Una cifra importante insomma, che chiaramente osservando quello che succede intorno a noi è destinata a crescere, potenzialmente sempre di più. La cifra in questione, puramente indicativa, necessario sottolinearlo, lascia intendere in ogni caso un giro d’affari abbastanza voluminoso.
Un vero e proprio fenomeno, dunque, spinto dal desiderio dei cittadini di sfidare la sorte, magari avendone ragione. Un gioco in cui possono guadagnarci davvero tutti, potenzialmente, chiaramente anche gli stessi giocatori. Gli unici, nel vero senso della parola a rimetterci, il più delle volte.