Gratta e vinci, quanto guadagna un tabaccaio sui tagliandi venduti: in pochi lo sanno

Vi siete mai chiesti quanto vale l’affare, preso per intero? Quanto si guadagna, insomma a vendere i tagliandi tanto amati.
Nel corso degli anni abbiamo imparato ad apprezzare sempre più una speciale lotteria, un concorso insomma che arrivato forse in sordina ha conquistato tutti o quasi a colpi di premi sempre più convincenti. Stiamo parlando del Gratta e vinci, un biglietto, innovativo, a suo tempo, capace di assegnare vincite istantanee in svariati modi possibili. Il tutto ad un prezzo davvero contenuto, nella maggior parte dei casi.
quanto guadagna tabaccaio
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Si vince e si perde al Gratta e vinci, questo gli italiani lo hanno imparato bene. Quella che ormai è diventata una piacevole abitudine, certo, sempre se praticata con la dovuta moderazione rende ben consapevoli gli stessi giocatori che nella maggior parte dei casi la sfida è tutta a vantaggio dello Stato. Certo si vince, ma chiaramente si vince molto poco. I colpi di fortuna possono arrivare, all’improvviso, è vero, ma la dea bendata non è sempre gravida di imbeccate vincenti.
Il vantaggio chiaramente esiste, per chi mette in piedi quotidianamente le vendite dei tagliandi in questione, lo Stato in primis ed i rivenditori, ormai svariati, considerato che la vendita dei Gratta e vinci riguarda numerose tipologie di attività, nella maggior parte dei casi. Stiamo parlando di uno dei prodotti in assoluto maggiormente venduti. Vincite sensazionali e vincite invece puramente simboliche. In alcuni casi però, il brivido del gioco è davvero irrinunciabile.
La cosa che potrebbe davvero incuriosire, che magari moltissimi cittadini si chiedono da tempo è in effetti quanto si possa guadagnare vendendo Gratta e vinci, partendo dalla certezza di avere a che fare con un prodotto gestito dallo Stato, con prezzo imposto ed altre dinamiche nascoste dietro la vendita di sicuro preimpostate e considerate in specifici modalità. La curiosità è comunque tanta, in effetti, e volendo si potrebbe in realtà scoprire quanto si può guadagnare con i tagliandi magici.

Gratta e vinci, gioia e dolori degli italiani: ecco quanto possono guadagnare i rivenditori

Cosi come anticipato il tutto è gestito i prima persona dallo Stato, è lui che per l’appunto tiene in mano l’intero processo ed è sempre lui che stabilisce in merito ogni cosa. Il concetto in merito è quello legato all’aggio, un elemento che entra in gioco ogni volta che ci si propone come venditore di un prodotto fornito dal Monopolio di Stato. Stiamo parlando, in pratica del ricavato di un tabaccaio, o di una ricevitoria, calcolato attraverso l’utilizzo di una percentuale sul prezzo al pubblico dello stesso prodotto.

Il valore dello stesso aggio, cosi come segnalato dalla normativa dell’articolo 10 comma 6 del DPR 633/72 , non comprende Iva. Per quel che riguarda ad esempio i giochi istantanei l’aggio è considerato nella quota del 8%. Considerando poi tutte le dinamiche da prendere in considerazione. Per provare a tracciare una stima di quanto una ricevitoria possa guadagnare con la vendita dei biglietti Gratta e vinci, possiamo affermare che la determinazione della stessa stima risulta abbastanza complicata.

Avvalendoci di quanto considerato. Partendo da una attenta valutazione tenuta da consultingitaliagrou possiamo presumere che un tabaccaio, una ricevitoria, ogni mese possono mediamente incassare un minimo 60.000 euro derivante per l’appunto dalle percentuali sul prezzo di vendita di tali prodotti. Una cifra importante insomma, che chiaramente osservando quello che succede intorno a noi è destinata a crescere, potenzialmente sempre di più. La cifra in questione, puramente indicativa, necessario sottolinearlo, lascia intendere in ogni caso un giro d’affari abbastanza voluminoso.

Un vero e proprio fenomeno, dunque, spinto dal desiderio dei cittadini di sfidare la sorte, magari avendone ragione. Un gioco in cui possono guadagnarci davvero tutti, potenzialmente, chiaramente anche gli stessi giocatori. Gli unici, nel vero senso della parola a rimetterci, il più delle volte.

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