Soldi, case, donazioni da parenti, scopriamo quali sono le regole da conoscere per evitar controlli e sanzioni da parte del Fisco.
Ci sono degli obblighi per chi riceve regali in denaro, case, donazioni da parte di genitori o familiari.
Il Fisco monitora ogni spostamento di denaro dei contribuenti. Nella lotta all’evasione fiscale, al riciclaggio di denaro e al finanziamento di atti terroristici, infatti, i controlli si sono fatti sempre più stringenti e riguardano tutti i cittadini. L’obiettivo è individuare condotte poco lecite e punirle più o meno severamente. Le armi nelle mani del Fisco sono numerose e tecnologicamente avanzate. I confronti tra database, i conti correnti, le dichiarazioni dei redditi sono alcuni degli elementi fondamentali del monitoraggio dell’Agenzia delle Entrate. Come accennato, nel mirino finiscono principalmente i trasferimenti di denaro poco chiari. Prelievi frequenti, bonifici senza una causale chiara, versamenti ingiustificati possono destare l’attenzione del Fisco e avviare una serie di controlli che richiederanno al contribuente una “giustificazione” del movimento. Per evitare problemi è bene conoscere le regole da rispettare.
Regali in soldi e donazioni, cosa occorre sapere
Quando si ricevono soldi o beni da familiari non si è tenuti a comunicarlo necessariamente procedendo con la stipula di un atto notarile. Se le somme o il valore del bene non è eccessivo, infatti, si potrà procedere con un’erogazione in contanti oppure con un bonifico facendo attenzione alla causale. Bisognerà scrivere “regalia”, “donazione”, “contributo per l’acquisto di un’auto” e così via. Insomma, bisognerà indicare chiaramente la causa dello spostamento nonché la finalità della donazione.
L’obbligo dell’atto notarile vige nel momento in cui il trasferimento riguarda somme elevate come ad esempio 1.500.000 euro. Su questa somma sarà necessario applicare l’aliquota del 4% per l’imposta sulle donazioni superiori a 1 milione di euro. Parliamo, dunque, di importi veramente alti per avere l’obbligo di interpellare un notaio e redigere un atto pubblico che attesti il trasferimento di denaro. In caso di cifre onerose ma non eccessive si potrebbe procedere anche con una scrittura privata tra le parti senza autenticazione del notaio. Il Fisco dovrebbe accettarla come prova di un movimento lecito.
Altre informazioni da conoscere
Secondo la Legge è obbligatorio redigere un atto pubblico dal notaio qualora oggetto della donazione risulti un immobile. Inoltre, è consigliabile procedere per tale via per non incorrere in problematiche future. Parliamo della morte della persona che dona soldi o beni. Se il trasferimento non dovesse risultare autenticato, infatti, ci potrebbero essere inconvenienti nel momento in cui l’importo dovesse superare la quota legittima spettante agli eredi. La donazione potrebbe essere impugnata e il ricevente potrebbe dover restituire l’importo affinché rientri nei beni totali per una corretta spartizione dell’eredità.