Il limite contanti 2023 cambia ancora una volta le carte in tavola per quanto concerne le principali operazioni finanziare. Qual è lo scenario per il nuovo anno
A tal proposito è importante sapere anche quali erano le regole sulla tematica impartite dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni.
Il limite di utilizzo dei contanti sta cambiando di continuo negli ultimi anni. La nuova Legge di Bilancio 2023 lo ha modificato per l’ennesima volta. Tra vecchio e nuovo esecutivo c’è una differenza abissale in tal senso.
Basti pensare che il Governo Draghi aveva ereditato da quello Conte la diminuzione della soglia da 2000 euro a 1000 euro. Con l’avvento della Meloni invece il quadro è stato completamente stravolto ed il tetto è stato alzato addirittura a 5000 euro.
Dunque al di sopra di questa soglia scatta la contravvenzione sia per chi paga sia per chi riceve il denaro. L’Unione Europea si è spinta anche oltre fissando come limite 10000 euro. Ogni stato membro può però decidere autonomamente di impostare dei limiti più bassi.
Quindi, l’Italia è più che in linea con ciò che chiede l’Europa, ma ciò non basta per placare le polemiche in merito. In tanti infatti hanno espresso il loro dissenso visti gli effetti che potrebbe avere in termini di evasione fiscale e di affari da parti della criminalità organizzata.
Una vera e propria altalena che ha radici profonde quando il limite era di 12500 euro nel corso del secondo Governo Berlusconi fino ad arrivare al minimo storico di 1000 durante il Governo Monti. Nel mezzo ci sono stati anche i 3000 euro del Governo Renzi, i 5000 euro di quello Prodi e i 2000 euro dell’esecutivo capitanato da Conte.
Tornando all’attualità, cosa cambia dal 1 gennaio 2023? Per quanto concerne i pagamenti quindi non si potrà andare oltre i 4999,99 euro mentre per i prelievi e i versamenti sul proprio conto personale non ci sono problemi di questo genere laddove si tratti di operazioni elettroniche.
Qualora invece siano in contanti, non si può eccedere oltre la cifra di cui sopra. Per i prelievi invece sarebbe opportuno non superare i 10000 euro al mese così da evitare che scatti la segnalazione alla Uif (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia) da parte della Banca.