BancoPosta, PostePay, ID e quant’altro. Poste condensa i servizi per offrire una maggiore elasticità nelle operazioni da remoto.
Da tempo i servizi di Poste Italiane hanno conosciuto un’accelerazione in termini di prossimità all’utente. L’obiettivo di fondo, infatti, è quello di semplificare il più possibile le operazioni dei correntisti (e non solo).
Il potenziamento dei servizi da remoto è stato pensato proprio in questo senso. Non solo con l’aggiornamento costante del portale web di riferimento ma anche tramite l’implementazione delle applicazioni per l’uso elastico del proprio conto corrente BancoPosta e degli altri servizi offerti, in primis le prepagate PostePay. La mission di rendere agevole l’interazione con gli utenti poggia anche sulla necessità di fornire agli stessi gli adeguati strumenti per gestire al meglio i tanti strumenti messi a disposizione da Poste. Niente di strano che, negli ultimi anni, l’azienda abbia messo a disposizione diverse app installabili su dispositivi mobili, da quella inerente ai servizi generici di Poste a quelle per le ricaricabili e l’accesso via Spid (PosteID).
Attualmente, in Poste sono attivi quattro servizi gestibili da remoto: accanto a PostePay, BancoPosta e PosteID, infatti, si annovera anche il servizio Ufficio Postale, vera e propria mappatura dei distaccamenti presenti sul territorio e utile per la prenotazione del proprio turno o per verificare lo stato di una spedizione e altri dettagli simili relativi a operazioni standard. Quattro servizi che, per la verità, ne racchiudono in sé molti altri. E ognuno di questi ha una sua applicazione di riferimento che, pur agevolando la distinzione dei servizi, richiedono di conseguenza uno spazio sufficiente in memoria per permetterne l’uso contemporaneo.
E se fosse possibile catalizzare i servizi all’interno di un’app generale? Poste sembra pensarci, in effetti. Appena un ragionamento al momento ma, di sicuro, un modo per non gravare eccessivamente sulla memoria del proprio device ma, al contempo, una minore elasticità nello spostamento da un servizio all’altro. La condensazione dei servizi in una sola applicazione, infatti, porterebbe a un esteso menù nel quale rintracciare (in modo effettivamente abbastanza comodo) tutti i prodotti attivi in Poste, dal semplice conto corrente a un’eventuale PostePay, oltre che a Buoni e Libretti. Sulla stessa piattaforma, inoltre, sarebbe possibile prenotare il proprio appuntamento, accedere via Spid sulle pagine web della Pubblica amministrazione. E, infine, verificare la presenza dell’Ufficio postale più vicino. E magari con una coda non troppo lunga.
Il software Ufficio Postale, in qualche modo, fa già da catalizzatore. Non tanto per la verifica dei propri prodotti di risparmio attivi, quanto per la possibilità di sbrigare da remoto delle pratiche che, in alternativa, richiederebbero di recarsi a uno sportello. Con l’evidente possibilità di incappare in una giornata topica. Del resto, il disbrigo di pratiche senza muoversi di casa (o dal proprio ufficio) rappresenta proprio un modo per evitare code agli sportelli postali. Un servizio potenziato durante la pandemia, quando si era reso necessario garantire le stesse operazioni in un momento di limitata interazione diretta. E che, ora come ora, appare quasi irrinunciabile. Meglio ancora se con qualche megabyte in meno sulla memoria degli smartphone.