Vincere al gioco, il sogno ricorrente di praticamente qualsiasi cittadino del mondo. Vincere in pieno anonimato, è possibile?
In un a fase ampiamente critica ci si ritrova a ragionare di situazioni che di certo non appartengono propriamente al quotidiano, almeno non per quel che riguarda il fine ultimo dell’intero processo, in questo caso specifico, chiaramente la vincita. Oggi più che mai ci si ritrova, quindi, a desiderare in modo incredibile di mettere le mani su una qualche vincita di denaro ma allo stesso tempo si teme, allo stesso modo di stravolgere ogni cosa mettendo tutti a conoscenza di quanto accaduto. Cosa fare?
In questo preciso momento storico vincere al gioco è diventata una sorta di necessità. Perchè il gioco? Perche forse l’unica dinamica capace di stravolgere pienamente quelle che sono le consolidate condizioni attuale, bagnate più che mai dalla crisi è proprio il gioco. Non esiste altra situazione capace di portare una montagna di soldi nel brevissimo tempo. Il gioco in questo particolare momento storico rappresenta in qualche modo l’ultimo baluardo di speranza.
Le intenzioni dei cittadini sono insomma più che mai chiare, vincere al gioco per provare a uscire in qualche modo dal pantano in cui la stessa crisi ha condotto praticamente tutti. I giochi maggiormente gettonati, in questa fase sono Lotto, Superenalotto e Gratta e vinci. Nei primi due casi ci troviamo di fronte alla tradizione, le classiche lotteria, per intenderci. Scegliere una serie di numeri attraverso la tradizione tutta italiana, affidandosi magari a sogni, eventi e quant’altro. Incastrare gli stessi all’interno di combinazioni particolari e scommetterci su.
Nel caso del Gratta e vinci, invece ci troviamo di fronte al gioco istantaneo, alla possibilità di scoprire in pochissimi secondi se si è vinto o meno. Un biglietto, magari acquistato poco prima, per caso, al bar, prendendo un caffè, può di colpo cambiare la giornata e la vita del fortunato. Il gioco della sfida istantanea insomma, quasi improvvisata. In questa fase, chiaramente, considerando il jackpot finale la preferenza dei giocatori pende dalla parte del Superenalotto.
Nel caso specifico del Superenalotto, a oggi, parliamo di un jackpot finale, in caso di sestina vincente indovinata, per intenderci, davvero sopra le righe, qualcosa che nel nostro paese non si è praticamente mai vista. 340 milioni di euro e passa per i sei numeri da indovinare. Il precedente primato italiano, tanto per intenderci si è fermato a 209 milioni di euro. In quell’occasione, si vinse a Lodi, in Lombardia, l’anno era il 2019 e la giocata fu da pochi euro.
Stando all’ordine cronologico, poi, l’ultima vittoria riportata al Superenalotto in Italia è quella del maggio 2021 a Montappone, nelle Marche. In quel caso al fortunato giocatore andarono la bellezza di 156 milione di euro. Nel caso, quindi, oltre alla vincita eventuale, cosi come anticipato, le intenzioni di chi trionfa sono altre, spesso. Possibile far sapere niente a nessuno? Ritirare la somma vinta senza che in qualche modo si sappia in giro?
Rispondendo, in qualche modo alla domanda posta in modo molto velato in precedenza, possiamo dire che certo, ritirare una potenziale vincita al Superenalotto in modo del tutto anonimo potrebbe essere certo possibile. Iniziamo dicendo che le modalità e i tempi di ritiro di una vincita eventuale sono i seguenti, cosi come stabilito dai regolamenti del concorso:
Per passare all’incasso in modo del tutto anonimo il primo accorgimento da prendere è quello che riguarda la fotocopia dello stesso biglietto vincente, della giocata insomma. Mai recarsi in cartoleria o copisteria. Fare una foto magari della stessa giocata o stampare il tutto in casa propria per non lasciare traccia alcuna. Inoltre, sempre con la speranza di mantenere l’anonimato rivolgersi a una banca per le varie operazioni, in quel caso si è tenuti al segreto professionale.
Il metodo più utilizzato in generale è quello di affidarsi ai servizi di un notaio, anch’esso tenuto al segreto professionale, per intenderci. Il compenso di quest’ultimo in genere varia dall’1 al 3% del totale della vincita. Al Fisco, invece va circa il 20% dell’importo in questione per importi superiori ai 500 euro. L’impegno, insomma, non è certo di poco conto. Vincere in anonimato è dunque possibile, basta seguire i giusti consigli.