Occhio all’Isee e in particolar modo a non commettere tale errore. Vi è una dimenticanza che potrebbe costarvi caro. Ecco di quale si tratta.
Se avete deciso di optare per l’Isee online prestate particolare attenzione a questo elemento. Nel caso in cui vi dimentichiate di svolgere tale operazione, infatti, potreste imbattervi in delle situazioni alquanto spiacevoli. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il nuovo anno è da poco iniziato e già molti contribuenti volgono un occhio di riguardo alle varie agevolazioni a cui sarà possibile accedere nel corso del 2023. Nella maggior parte dei casi, per poter beneficiare di determinate misure, verrà richiesto l’Isee.
Proprio soffermandosi su quest’ultimo abbiamo già visto come tutti coloro che dovranno richiedere l’Isee nel corso dell’anno appena iniziato, è meglio che si affrettino a recarsi in banca o in Posta.
Oggi, invece, vedremo assieme come sia importante prestare attenzione a questo aspetto. Nel caso in cui vi dimentichiate di svolgere tale operazione, infatti, potreste imbattervi in delle situazioni alquanto spiacevoli. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Isee, ecco cosa controllare, la dimenticanza che potrebbe costarvi caro: tutto quello che c’è da sapere
La procedura per il rilascio dell’Isee è stata semplificata grazie alla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) precompilata. Tale servizio, infatti, permette di richiedere l’Isee senza dover necessariamente andare a recuperare i vari documenti che vengono generalmente richiesti da Caf e patronati, come ad esempio la giacenza media e il saldo del correnti.
Tali dati, infatti, sono già disponibili all’Inps per via delle varie comunicazioni che vengono regolarmente trasmesse dai vari istituti. Tuttavia non è sufficiente approvare la DSU precompilata così com’è. Alcune informazioni, infatti, potrebbero non essere presenti.
In particolare vi è un dato non presente nella Dsu che deve essere inserito dal soggetto dichiarante onde evitare di dover fare i conti con un valore Isee finale più alto del previsto. Ma di quale si tratta? Ebbene, si tratta della quota capitale residua del mutuo.
Se quest’ultima non viene appositamente indicata, infatti, aumenta il valore della componente patrimoniale Isp e di conseguenza dello stesso Isee. Si deve inoltre specificare se si tratti o meno della casa di residenza. Ma non solo, tra le altri voci che bisogna appositamente indicare si annoverano anche eventuali terreni agricoli e immobili all’estero.