Scopriamo come riconoscere le spie su WhatsApp che invadono la nostra privacy leggendo conversazioni e guardando le foto.
Pensate di essere al sicuro da tentativi di spionaggio di parenti e amici? Ebbene, così non è ma si può risalire a chi viola la propria privacy.
L’app di messaggistica più utilizzata dagli italiani è WhatsApp. Una vera e propria amica con tante funzioni e aggiornamenti che rendono l’esperienza sempre più interessante. Meta sta perfezionando settimana dopo settimana l’applicazione introducendo servizi richiesti dagli utenti – come ad esempio la possibilità di inviare messaggi a sé stessi – e novità inaspettate – come le community o gli avatar. Un mondo da esplorare e utilizzare quotidianamente non solo accedendo da smartphone ma anche da computer (e presto da tablet). Grazie a WhatsApp Web è possibile avere l’app sul pc in modo tale da averla a portata di click quando si lavora in smartworking o si naviga sul web da portatile. Attivare la connessione device mobile e computer è piuttosto semplice. Basterà aprire le app, inquadrare il QR-Code e il gioco è fatto. Attenzione però, WhatsApp Web lascia facile accesso alle intrusioni.
Il “problema” di WhatsApp Web è che è possibile aprirlo in automatico senza QR-Code dopo aver effettuato l’accesso la prima volta. Il servizio rimane memorizzato – grazie alla spunta resta connesso – sul pc e basta un click per avervi accesso a condizione che il cellulare sia nelle vicinanza. Resta semplice, dunque, per gli impiccioni accedere a vostra insaputa all’app non mostrando la schermata dello schermo. Inoltre, la connessione è possibile anche se smartphone e computer sono collegati a due differenti reti internet.
Per fortuna possiamo verificare gli accessi non autorizzati semplicemente accedendo alle impostazioni dell’app dallo smartphone e visualizzando la lista completa degli accessi attivi. Quelli indesiderati si possono bloccare immediatamente. In alternativa è possibile interrompere tutte le sessioni di WhatsApp Web e del computer in contemporanea accedendo alla voce “Disconnetti da tutti i computer” per poi confermare l’operazione.
Poniamo il caso di non aver mai effettuato l’accesso all’app da pc. Allo spione basterebbero pochi secondi di un nostra distrazione per prendere il cellulare e fare il riconoscimento con il QR-Code. Questo escamotage della spia, però, è possibile solamente se sul nostro smartphone non è attiva alcuna protezione con dati biometrici come, ad esempio, lo sblocco tramite impronta digitale. Per tutelare la privacy, dunque, sempre meglio attivare un sistema di password o riconoscimento.
E se il malintenzionato avesse scaricato app-spia sul nostro device? Per verificarne la presenza occorrerà accedere a “Impostazioni” cliccando sull’icona dell’ingranaggio, selezionare la voce “Sicurezza e privacy” e poi “Amministratori del dispositivo”. A questo punto si potrà controllare se tra le app presenti si trovano applicazioni non note e sospette e disinstallarle immediatamente.
Alcuni indizi per ipotizzare la presenza di app spia sono la batteria che si scarica troppo velocemente, il surriscaldamento del device, un traffico di rete eccessivo.