Come si sostiene economicamente la Chiesa e quanto guadagna il Papa? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Sono tante le persone che ogni giorno decidono di recarsi in Chiesa, pur di fare una preghiera e trovare così conforto ai vari problemi tipici della vita quotidiana.
Allo stesso tempo sono in molti a decidere di lasciare delle offerte, in modo tale da poter contribuire, anche solo con un piccolo aiuto economico, al mantenimento dell’attività della comunità cristiana. Se è pur vero che i soldi non danno la felicità, d’altronde, non si può negare come aiutino a risolvere un bel po’ di problemi. Stesso discorso vale anche per il mondo ecclesiastico, dove il denaro si rivela necessario per garantire la conservazione degli immobili e pagare i vari compensi.
Ma non solo, serve anche a finanziare le diverse opere sparse per il mondo. Un binomio, quello che riguarda la Chiesa e il denaro, che desta inevitabilmente da sempre particolare interesse. Non stupisce, quindi, che siano in tanti a chiedersi come si sostenga economicamente la Chiesa e soprattutto quanto guadagni il Papa. Proprio soffermandosi sul Pontefice bisogna sapere che ha preso una decisione che non può passare di certo inosservata. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Chiesa, come si sostiene economicamente: tutto quello che c’è da sapere
Qualche tempo fa abbiamo visto assieme quanto costa l’offerta per la Chiesa quando ci si sposa. Proprio le offerte, in effetti, si rivelano essere una delle principali entrate della Chiesa, che consentono a quest’ultima di mantenere in piede la sua immensa struttura organizzativa. Ma non solo, si annovera anche l’8 per mille proveniente dalla dichiarazione dei redditi. Ma queste entrate sono sufficienti per sostenere economicamente la Chiesa?
Ebbene, bisogna sapere che la Chiesa Cattolica, così come riporta La Legge per tutti, si sostiene sostanzialmente grazie agli investimenti internazionali mobili e immobili. Ma non solo, anche grazie alle offerte dei fedeli, alle rendite, al patrimonio in proprio possesso e a quello che ricava dalle 4.649 diocesi riunite nelle 110 Conferenze episcopali dislocate in tutto il mondo.
La parte più consistente delle entrate proviene dal cosiddetto Obolo di San Pietro. Si tratta, così come spiega lo stesso Vaticano, “dell’aiuto economico che i fedeli offrono al Santo Padre, come segno di adesione alla sollecitudine del Successore di Pietro per le molteplici necessità della Chiesa universale e per le opere di carità in favore dei più bisognosi“. Gestito dalla Segreteria di Stato vaticana, rientra nel bilancio della Santa Sede.
Negli ultimi anni, bisogna sapere, l’importo di tale donazioni sta registrando una diminuzione non indifferente. Basti pensare che in base a quanto si evince dal bilancio presentato a febbraio 2021, le entrate sono state pari a 47,3 milioni di euro, mentre le erogazioni a favore di terzi beneficiari sono state pari a 17 milioni di euro, registrando un saldo netto di 30,3 milioni di euro.
Sempre dall’ultimo bilancio, inoltre, si evince un deficit pari a circa 50 milioni di euro. Ma dove spende i soldi la Chiesa? Ebbene, ricordiamo che ogni anno la Santa Sede paga lo stipendio a circa 5 mila dipendenti. Il 68% delle entrate è destinato a sostenere la missione apostolica, alla comunicazione del Papa e alle altre attività di missione. Il 17% è destinato alla gestione del patrimonio, mentre il rimanente 15% viene utilizzato per l’amministrazione e le attività di servizio.
Chiesa, quanto guadagna il Papa: la decisione non passa inosservata
Una volta visto come si sostiene economicamente la Chiesa, sorge spontanea una domanda: quanto guadagnano i parroci, ma soprattutto, quanto percepisce il Papa? Ebbene, come riportato da Il Messaggero qualche tempo fa, sembra che i parroci percepiscano ogni mese, in media, circa mille euro al mese.
L’importo, a quanto, sembra possa variare in base agli anni di esperienza, potendo arrivare in alcuni casi a raggiungere quota 1.200 euro. Nel caso in cui il parroco svolga il lavoro di insegnante di religione l’istituto eroga solamente la differenza.
Più alti gli importi percepiti dai vescovi e dagli arcivescovi, che possono arrivare a guadagnare rispettivamente fino a 3 mila euro e 4 mila euro. I cardinali, invece, possono arrivare a percepire ben 5 mila euro al mese. Ma quanto guadagna il Papa?
Ebbene, in base a quanto reso noto dall’allora capo della sala stampa vaticana Joaquin Navarro Valls, papa Giovanni Paolo II non ha preso mai un euro. Uno stipendio, invece, l’avrebbe avuto papa Benedetto XVI che sembra percepisse 2500 euro al mese.
Dopo la sua elezione nel 2013, invece, sembra che Papa Francesco abbia deciso di dare nuovamente un netto taglio. L’attuale pontefice, infatti, non percepisce alcun stipendio, in quanto ha deciso di mantenere fede ai valori di sobrietà e risparmio. Come nelle sue facoltà si è dato solamente la possibilità di attingere il denaro, quando necessario, dall’Obolo di San Pietro.
Se tutto questo non bastasse, molti dei regali ricevuti per via del suo ruolo ha deciso spesso di rivenderli, in modo tale da destinare il denaro ricavato a sostegno dei poveri. Altri regali, invece, possono essere rinvenuti presso la sagrestia di San Pietro o nelle biblioteche o musei vaticani.