Cos’è il tumore del colon, la malattia contro cui ha combattuto la leggenda del calcio Pelé? Ecco di cosa si tratta.
Morto all’età di 82 anni dopo aver combattuto con il tumore del colon, sono in molti a chiedersi in cosa consista e come si manifesti la malattia che aveva colpito Pelé. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le informazioni disponibili in merito.
Edson Arantes do Nascimento, meglio conosciuto come Pelé, si è spento lo scorso 29 dicembre 2022 all’età di 82 anni. Una triste notizia che ha scosso il mondo del calcio, e non solo, che piange la scomparsa della leggenda brasiliana. Campione del Mondo per ben tre volte con la maglia della sua Nazionale, Pelé ha segnato un’epoca.
In molti in questi giorni lo ricordano con affetto, rendendo omaggio alla sua grande carriera. Ricoverato all’Albert Einstein di San Paolo, in Brasile, da fine novembre, O Rei ha purtroppo perso la sua battaglia con un tumore del colon, contro cui combatteva dal 2021. Ma in cosa consiste tale malattia? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le informazioni disponibili in merito.
Pelé e il tumore del colon, cos’è la malattia contro cui ha combattuto: le informazioni disponibili
Pelé ha purtroppo perso la battaglia con il tumore del colon contro cui combatteva dal 2021. Tra le neoplasie più comuni al mondo, come sottolineato dall’Istituto Humanitas, questo tipo di tumore si sviluppa in seguito alla “crescita incontrollata delle cellule epiteliali della mucosa di rivestimento della parte interna dell’intestino crasso“.
In genere associato a quello del retto, tanto da essere chiamato “cancro al colon – retto“, nella maggior parte dei casi tale malattia, come spiegato dall’AIRC, è legata alla trasformazione maligna dei polipi intestinali. Tali polipi non danno origine ad alcun sintomo in particolare, ma è possibile trovare delle perdite di sangue nelle feci.
Pelé e il tumore del colon, cos’è la malattia contro cui ha combattuto: sintomi e cause
Tra i sintomi, associabili anche ad altri stati, si annoverano poi stanchezza, mancanza di appetito, oppure anemia e perdita di peso. L’Humanitas annovera anche diarrea protratta nel tempo, mentre l’ISS cita anche mucorrea e gonfiore addominale.
Per quanto riguarda le cause, come sottolineato dall’ISS, non sono ancora note. In linea generale, comunque, tra i fattori di rischio si annoverano una dieta povera di fibre e ricca di grassi animali. Ma anche l’obesità, la sedentarietà, il fumo, l’alcol e le condizioni genetiche predisponenti. In ogni caso non è possibile fare un’autodiagnosi. Bisogna bensì recarsi dal proprio medico ed eseguire tutti gli esami necessari.
Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.