A volte i sogni possono davvero avverarsi. Spesso la realtà è ben diversa da quello che immaginiamo. Tra i collezionisti poi, altra storia.
Le storie che riguardano le vecchie monete e non solo possono nascondere scenari davvero impensabili, per i collezionisti più sfegatati ma non solo. Collezionare esemplari di monete, per chi va di questa passione una vera e propria missione di vita significa andare ben oltre la semplice classificazione e conservazione di “pezzi di metallo”, cosi come è chiaramente immaginabile. Si tratta di emozioni evocative, sensazioni uniche, rivivere epoche ormai smarrite nel tempo.
Quello che si nasconde dietro un semplice esemplare di moneta è qualcosa che non tutti riescono a percepire allo stesso modo. L’appassionato di genere, il collezionista insomma scorge dietro la figura del semplice “pezzo”, storie antiche o meno radicate nel tempo, situazioni, contesti, addirittura profumi, sensazioni. Quello che si cela dietro la semplice catalogazione di esemplari di moneta è qualcosa che rasenta il sogno, la magia, il surreale.
A questo punto, fermarsi per comprendere bene, cosa vuol dire oggi entrare a far parte del dorato contesto collezionistico è un passo assolutamente obbligato. Partiamo dal fatto forse più centrale di tutti. Parliamo di un universo in tutto e per tutto indipendente e del tutto autosufficiente. Un mercato, al centro di tutto che detta e scandisce con efficacia le sue regole, non sempre universali ma quasi sempre di notevole riferimento. Il contesto stesso, oggi appare più che mai mutato, inoltre.
Soltanto pochi anni fa, l’universo collezionistico, un po’come succede oggi, ruotava intorno alla ricerca spasmodica dell’affare della vita. Quello che all’epoca differenziava in tutto era chiaramente la modalità d’approccio dello stesso appassionato al contesto specifico. Cataloghi cartacei, esemplari visionati esclusivamente attraverso i classici mercatini dell’usato. Una visione, insomma, molto più romantica, se cosi si può dire, di ciò che oggi appare profondamente mutato.
Oggi, infatti, grazie al web, il collezionista ha la possibilità, con un semplice click di attingere a milioni e milioni di pagine di contenuti in tutta semplicità e in una modalità assolutamente gratuita. Informazioni, illustrazioni, confronti tra esemplari, tutto quelli di cui ha bisogno un appassionato per farsi, di fatto, una vera e propria cultura rispetto al mondo parallelo che sta man mano scoprendo. In più la possibilità di usufruire dei servizi messi a disposizione per gli utenti dai vari portali a tema presenti sul web.
Conoscere nuovi collezionisti, interagire con loro, confrontarsi, acquistare e vendere in tutta sicurezza i propri esemplari e chiaramente quelli degli altri. La possibilità inoltre di partecipare a eventi esclusivamente dedicati al mondo del collezionismo: mercatini, aste online o in presenza, convegni e quant’altro. Tutto mirato ad alimentare sempre di più la propria passione, spesso addirittura la propria missione di vita. Un universo davvero incantato.
In molti casi si ha a falsa convinzione che a valere tanti soldi possano essere esclusivamente le monete in circolazione quaranta, cinquanta o cento anni fa. Questa in realtà, per l’appunto è una logica ormai superata. L’esempio lampante, che sconfessa la teoria prima presentata è la presenza di alcune monete dell’attuale conio europeo, l’euro, che stanno per l’appunto facendo letteralmente impazzire i collezionisti di tutto il mondo.
La moneta in questione, ha origini tedesche e mostra su uno dei due lati la tipica immagine scelta per quel centesimo di euro, un ramo di quercia con due ghiande, simboli della potenza e della persistenza del potere in Germania. Il riferimento è alla moneta di un centesimo di Marco, il precedente conio tedesco. L’esemplare in questione è prodotto utilizzando lo stesso metallo adottato per le monete da 10 centesimi.
Quindi troviamo: L’1 % di stagno, il 5 % di zinco, un altro 5 % di alluminio e la maggior parte, ben l’89 % di rame. L’errore, secondo numerose fonti, sarebbe proprio in quella che è la produzione della moneta in questione. Moneta che di conseguenza appare di colore giallino proprio con quella da 10 centesimi. Tale motivazione, secondo quelle che sono le stime di alcuni portali web porterebbe quello specifico esemplare a valere circa 14mila euro. Il tutto chiaramente in sede di potenziale acquisto meriterebbe le verifiche di esperti del settore.
Tra gli altri pezzi di estremo valore, appartenenti alla famiglia dell’euro, con valutazioni sempre da verificare sui canali maggiormente affidabili della rete e non solo troviamo alcune monete coniate in altri paesi europei nel corso degli anni. Su tutte, sono in due a spiccare. La moneta coniata presso lo Stato del Vaticano, da 2 euro, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, nel 2005, che oggi si porterebbe dietro un valore di circa 300 euro. E poi, una vera e propria perla per tutti i collezionisti.
Stiamo parlando dell’esemplare da 2 euro coniato nel Principato di Monaco nel 2007 in occasione del 25esimo anniversario della scomparsa della principessa Grace Kelly, avvenuta in un tragico incidente automobilistico nel 1982. La moneta in questione, raffigurante, chiaramente il volto della principessa, è stata coniata in pochissimi esemplari, pensata sin da subito per il mercato collezionistico. Oggi, lo stesso esemplare arriva a essere tranquillamente valutato intorno ai 3mila euro. Una cifra davvero impressionante, considerando i pochi anni di circolazione. La magia è questa, nient’altro che questa.