Conosciuta ai tempi del Chelsea, Cathryn è al fianco di Gianluca Vialli da vent’anni. Un amore discreto con i media ma forte nella vita.
Dai suoi gol iniziò la rinascita del Chelesa. Alla fine degli anni Novanta, quando i Blues non vedevano un trofeo affacciarsi dalle parti di Fulham Road ormai da un quarto di secolo.
Ma gli anni di Gianluca Vialli a Stamford Bridge furono solo il prodomo dei trionfi dei lustri successivi. Senza ancora Roman Abramovich ma con le stesse ambizioni di vittoria, in una veste di trascinatore che aveva imparato a recuperare negli ultimi anni alla Juventus, l’ex gemello del gol e la colonia italiana londinese (composta da Roberto Di Matteo e Gianfranco Zola) riportarono al Chelsea un trofeo dopo una vita. E non un trofeo qualunque ma una FA Cup che i Blues non stringevano fra le mani dal 1970. E visto che in Inghilterra la Coppa nazionale vale quasi più della Premier stessa, il punto di (ri)partenza del Chelsea fu quel trofeo, sollevato davanti al Middlesborough di Bryan Robson nella cornice del vecchio Wembley.
Vialli non lo giocò da protagonista (entrò solo nel finale) ma abbastanza per consacrarsi fra gli idoli del nuovo Chelsea. Lui, assieme ai suoi connazionali, artefici del primo trionfo dei Blues dopo decenni di anonimato. E a Vialli, da uomo di esperienza internazionale, saranno affidate addirittura le chiavi della panchina, proprio nel momento in cui i rapporti con coach Gullit apparivano ai minimi storici. E il centravanti sull’orlo dell’addio. La dirigenza londinese spiazzerà tutti: fuori il Tulipano Nero, dentro Stradivialli. Giocatore e tecnico insieme. Un sodalizio che diventerà viscerale con Londra che, oltre alla gloria sportiva, gli concederà anche l’incontro della vita. Non sul campo ma nella quotidianità di ogni giorno. Quello con Cathryn White Cooper, che diventerà sua moglie.
Cathryn Cooper, la moglie di Vialli: al suo fianco da vent’anni
L’incontro durante gli ultimissimi anni da giocatore. Il matrimonio nel 2003, quando quello col Chelsea era già finito da tre anni nonostante cinque trofei in bacheca. E un amore che sarà coronato dalla nascita di due figlie, Olivia e Sofia. Cathryn era una modella: origini sudafricane e una passiona per il design che diventerà la sua futura professione. Ma, soprattutto, una complicità matrimoniale che sarà fondamentale anche per Vialli, durante la sfida più grande di tutte. Sua moglie è stata infatti il supporto principe durante la battaglia contro il cancro e le sedute di chemioterapia, che l’ex attaccante conduce tuttora con un coraggio che, per tanta parte, deriva dal sostegno incondizionato della sua famiglia. Anche grazie a una riservatezza che ha permesso alla loro famiglia di vivere una vita come quella di ogni altra, lontana anni luce dal gossip e dalla mondanità.
Una scelta ben precisa quella di mantenere una stretta privacy. Rafforzata dopo la diagnosi di un tumore al pancreas, arrivata nel 2017. Una sfida difficile, totalmente diversa dalle tante affrontate in campo, fra club e nazionale. Ma anche esperienze che hanno rafforzato ulteriormente la tempra del bomber, fra cui il trionfo a Euro 2020 accanto all’amico di sempre, Roberto Mancini. Proprio a Wembley, sorto dalle ceneri di quello stadio in cui riportò al Chelsea una coppa dopo quasi trent’anni. E dove, con la maglia della Samp, si vide sfuggire una Coppa dei Campioni. Serviva una rinascita, un vento nuovo. Quello che ha soffiato la sera dell’11 luglio 2021. E che dovrà accompagnare anche questa nuova battaglia.