Importanti novità attese in merito all’aggiornamento del codice della strada. Il Governo ha voglia di cambiare.
Il nuovo Governo ha voglia di mettere mano quanto prima a una modifica sostanziale di quelle che sono le regole, le dinamiche fondanti, in merito ad alcune pene, l’impianto specifico, di determinati condizioni, dettate dall’attuale Codice della strada. Troppi gli incidenti, spesso mortali, troppo alto il rischio per chi si mette al volante e soprattutto per chi subisce la stessa dinamica in questione. I tempi sembrano più che maturi, in questo senso.
Inasprire il Codice della strada in modo ancora più severo rispetto a quanto già fatto dal precedente Governo. Questa è la missione dell’esecutivo e che attraverso le parole di alcuni importanti esponenti mette in chiaro quella che è ormai una volontà ben precisa. Troppi gli incidenti nell’ultimo periodo, troppe vittime, troppa superficialità, secondo molti, dagli stessi italiani nel considerare specifici rischi. Il tempo insomma impone di reagire, di cambiare le regole.
Il nuovo ministro dei Trasporti, Matteo Salvini è intenzionato, più che mai a far rispettare, introducendo pene più che severe, il Codice della strada. Il cittadino, insomma, al volante deve offrire tutte le garanzie possibili per quel che riguarda la tutela di se stesso e soprattutto di chi gli sta accanto. L’intenzione è quella di rendere più che mai esecutive determinate norme che possano indurre in qualche modo il cittadino a essere sempre più prudente.
Il Governo insomma immagina un nuovo Codice della strada all’indomani dei fatti che hanno insanguinato le strade italiane negli ultimi giorni. Situazioni che di certo non ci si può permettere prendano forma. La sicurezza, cosi come ribadito, deve necessariamente essere considerata la prima regola.
“Oltre al Codice degli appalti – ha dichiarato Matteo Salvini – ci stiamo dedicando anche a un altro codice: abbiamo un Codice della strada di 30 anni fa con alcuni aggiornamenti. Vorrei convocare un tavolo già prima della fine anno, la prossima settimana. Se riusciremo già la settimana prossima a fare un tavolo di aggiornamento e di ammodernamento per mettere in sicurezza le strade italiane, penso che faremo una cosa buona. È un dovere aggiornare questo Codice della strada che abbiano da 30 anni”.
“Se ci si mette consapevolmente alla guida drogato, ubriaco – ha dichiarato ancora il ministro Salvini – provocando incidenti con morti e feriti, la sospensione della patente per uno o due anni non è sufficiente. Ci sono diverse associazioni che riuniscono le vittime dei pirati della strada che chiedono la revoca vita. Intervenire sulle sanzioni non tanto economiche e penali ma sulle sanzioni in termini temporali”.
L’idea dell’esecutivo è insomma più che mai chiara. L’inasprimento delle regole dei mesi scorsi evidentemente non basta, bisogna utilizzare il pugno duro su quanti si macchinano di comportamenti irresponsabili e pericolosi soprattutto per gli altri. “Ritengo – continua il ministro – che nei casi più gravi di infrazioni stradali la revoca a vita della possibilità di guidare possa e debba essere considerata, chi guida ubriaco marcio o drogato è un potenziale assassino”.
Matteo Salvini non è solo a dire la sua in merito all’argomento, oggi, più che mai attuale. Il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami, ha infatti confermato l’intenzione dello stesso esecutivo. Il tutto, attraverso una serie di dichiarazioni: “Potremo introdurre un incremento di sanzioni in base al reddito. Nell’ambito della revisione del codice la strada che Salvini ha annunciato svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata”.
Gli italiani insomma attendono quelle che potrebbero essere le imminenti novità nella regolamentazione delle norme stradali. Potrebbe essere questa la volta buona per rischiare sempre di meno al volante? I cittadini, chiedono sicurezza.