L’Unione Europea sta promuovendo tra i consumatori europei una nuova soluzione contro il caro bollette. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
I rincari energetici continuano a preoccupare fortemente le famiglie italiane. Ci sono infatti milioni di consumatori sul territorio nazionale, che in caso di nuovi aumenti, dopo che in meno di un anno il costo di luce e gas è quasi decuplicati, rischiano di finire sotto la soglia della povertà.
E d’altronde, è per questo che uno dei primi interventi del nuovo governo di centrodestra ha riguardato proprio il rinnovo delle misure messe in campo da Draghi per supportare economicamente la popolazione contro questi enormi incrementi.
Caro bollette, ecco come si sta muovendo l’Unione Europea
Una situazione che viene resa ancora più critica dallo scontro ancora in corso tra Putin e l’Occidente, che si è rapidamente tramutato in una vera e propria guerra del gas. L’Ue ha già stilato un piano per rendersi indipendentemente dalle forniture energetiche russe entro il prossimo quinquennio, ma si tratta di una sfida tutt’altro che facile da realizzare. E intanto, in tutto il vecchio continente si riflette su un nuovo stile di vita da adottare, nel timore che il prezzo dell’energia non scenda più ai livelli dello scorso anno.
L’Unione Europea nelle ultime settimane, si sta concentrando molto anche sulla corretta informazione da dare ai cittadini europei sul risparmio energetico.
Perché l’Ue sta incentivando l’utilizzo delle pompe a calore
Di recente ad esempio il direttore esecutivo dell’Aie, Agenzia Internazionale dell’Energia Faith Birol ha dichiarato che uno dei cambiamenti culturali richiesti per affrontare questa nuova sfida energetica, riguarda l’utilizzo delle pompe di calore: “L’Europa ha di fronte una sfida ancora più dura il prossimo inverno. Per questo i governi devono agire immediatamente per accelerare sull’efficienza energetica, le rinnovabili e le pompe di calore, e per ridurre strutturalmente la domanda di gas. Questo è essenziale per la sicurezza energetica dell’Europa, il benessere dei suoi cittadini e delle sue industrie e la transizione verso l’energia pulita”.
E infatti sono tanti gli esperti che sostengono come nei prossimi anni assisteremo a una diffusione capillare delle pompe di calore sul territorio nazionale, fino ad arrivare alle diecimila unità il prossimo anno.
Nel 2021 la vendita delle pompe a calore in Ue è aumentata del 30 per cento
Anche in Italia l’ex Ministro Cingolani, aveva auspicato l’utilizzo delle pompe a calore, poco prima della fine del suo mandato. Il politico italiano ha infatti dichiarato che al momento, si tratta dell’unica soluzione che può consentire di sostituire in modo convincente le vecchie caldaie a gas. È stato anche calcolato che un nucleo familiare che decide per l’appunto di sostituire la sua caldaia con una pompa a calore, può arrivare a risparmiare fino a quattrocento euro l’anno sull’elettricità.
E non può essere un caso che in Europa, nel 2021, la vendita delle pompe di calore è aumentata di oltre il 30 per cento rispetto all’anno precedente.
Ci sono poi nazioni come la Germania che hanno deciso di vietare per legge, a partire dalla data del 2024, l’installazione di sistemi di riscaldamento basati su fonti fossili. Ma non solo, perché sempre a partire dal 2024, viene anche stabilito che in Germania i nuovi edifici dovranno funzionare al 65 per cento grazie alle energie rinnovabili. In Austria hanno deciso di essere persino più severi sul tema, e a partire dal 2023, è stato disposto il divieto nella nazione di installare sistemi di riscaldamento a gas.