Il primo decreto del governo si è occupata di rifinanziare molte misure del governo Draghi pensate per aiutare la popolazione contro il caro bollette. Vediamo nel dettaglio cosa viene previsto nel testo.
Si chiama decreto aiuti quater, e si tratta del primo vero decreto economico promulgato dal governo Meloni.
Una misura enormemente attesa dalla popolazione, e soprattutto dall’elettorato di Fratelli d’Italia, che fin dall’inizio della campagna elettorale che ha portato Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, aveva spiegato come uno dei primi atti politici in caso di vittoria, sarebbe stato un urgente e pesante intervento economico in favore della famiglie, in un momento in cui i consumatori italiani risultano “strangolati” dagli aumenti incontrollati sul costo dell’energia e sui prodotti alimentari.
Decreto aiuti, modificato anche il Superbonus 110: ecco cosa cambia
In primo luogo, si è deciso di rifinanziare tutte le misure varate dal precedente governo sui rincari energetici, stanziando una cifra complessiva di circa nove miliardi di euro. Nel decreto è poi arrivato quello che fin dai primi giorni è diventato un vero e proprio cavallo di battaglia del governo, ovvero l’aumento del tetto contate disponibile tra i cittadini.
Viene però anche modificato pesantemente il Superbonus, che dalla soglia del 110 per cento passa invece al 90 per cento, nel tentativo di calmierare un mercato edilizio esploso dopo la sua introduzione. Viene invece prorogata per intero la misura voluta da Draghi che prevede crediti d’imposta per le attività commerciali per l’acquista di gas ed energia, così come lo sconto sulle accise viene allungato fino alla fine dell’anno.
Prevista dal nuovo governo la possibilità di rateizzare le bollette di luce e gas
Rinnovata anche la norma che prevede la possibilità di rateizzare i pagamenti sulle utenze di luce e gas, e da quanto si apprende questo sarà possibile fino ad un massimo di trentasei rate consecutive, con dei tassi di interesse che non possono in alcun modo superare quelli che vengono attualmente pagati sui titoli di stato dai contribuenti.
Viene poi prevista nel nuovo decreto aiuti, una norma che impone alla nazione di aumentare la produzione nazionale di gas, che dopo essere stato estratto, verrà venduto nel nel mercato dal Gestore dei servizi energetici, GSE, a un prezzo di favore per tutte quelle imprese che con l’energia venduta a questi prezzi, non possono più andare avanti nella produzione.
Secondo Moodys’, il governo Meloni non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi fiscali: ecco il motivo
Poi, come si accennava in precedenza, vi è stata anche la decisione, annunciata dalla Meloni fin dai primi giorni del suo governo, di aumentare la soglia di contante che può essere utilizzata dai cittadini per transazioni commerciali. A partire infatti dal gennaio del 2023, il limite fissato attualmente a mille euro, salirà fino alla cifra massima di cinquemila euro.
Ha fatto poi molto discutere in questi giorni l’ultimo report prodotto dall’agenzia di rating Moody’s che sostiene come l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni sia destinato a fallire, quantomeno riguardo gli obiettivi fiscali. L’agenzia americana sostiene infatti che la crisi che sta per arrivare nel 2023, renderà vani molti dei propositi del nuovo governo italiano di centrodestra.