Il Governo è già impegnato nella sfida del contrasto ai rincari. Per quanto riguarda le bollette, si pensa a un ritocco del Bonus sociale.
Nonostante sia già arrivato qualche aut aut dopo il primo Consiglio dei Ministri, il Governo Meloni sarebbe realmente al lavoro per mantenere le promesse. Almeno secondo quanto trapela attorno a Palazzo Chigi, pronto a finire sul ring del dibattito pre-Manovra.
All’orizzonte ci sono sì delle misure per sostenere i cittadini duramente provati dal caro bollette ma anche altre tematiche urgenti che andranno definite entro la fine dell’anno. Del resto, i primi passi del nuovo esecutivo, come ampiamente annunciato, avrebbero dovuto indirizzarsi verso il contrasto ai rincari sui costi delle utenze, a discapito di qualche altra misura. Del resto, i fondi reperibili non sono infiniti (e anche questo si sapeva) e per le questioni da mettere a punto non sarà probabilmente sufficiente una sola Finanziaria. Il che rende il compito del Governo ancora più difficile, visto il ristrettissimo margine di errore a disposizione e le scadenze incombenti su temi caldissimi, come le pensioni.
Almeno una risposta, però, la si attende. E, se non sarà possibile dotare l’Italia di un sistema pensionistico adeguato entro dicembre (probabile a questo punto la concessione di qualche proroga alle misure in atto), sul fronte bollette qualche passo dovrà essere fatto per forza. Isee o no, le prossime agevolazioni dovranno necessariamente ridurre l’impatto delle fatture di luce e gas sulle spalle dei contribuenti. Innanzitutto per mantenere una promessa elettorale, in secondo luogo per non ritrovarsi dopo l’inverno con un carico monstre di bollette non saldate. Anche perché, soprattutto per i piccoli imprenditori, le utenze stanno gravando in modo sensibile. In alcuni casi imponendo decisioni drastiche, come le chiusure.
Se l’obiettivo è di non ripetere la crisi lavorativa portata dalla pandemia, il taglio delle bollette sarà necessario. Così come per supportare le famiglie nell’affrontare non solo quella delle utenze ma le varie spese richieste in questo periodo, specialmente quelle fiscali. Il Governo, a questo proposito, starebbe lavorando a un’estensione del Bonus bollette standard, modificando alcuni parametri in base all’Isee dei contribuenti. Un ritocco del Bonus sociale in sostanza, con applicazione di uno sconto automatico direttamente in bolletta, senza presentare quindi alcuna domanda. Questo perché la riduzione del costo della luce, del gas e anche dell’acqua sarà riconosciuta direttamente al momento dell’emissione delle fattura. Le modifiche, se arriveranno, verteranno sui requisiti di accesso.
Al momento, il Bonus bollette è garantito per coloro in grado di dimostrare una reale situazione di disagio economico. In questo senso, l’Isee non dovrà superare quota 12 mila euro (in precedenza il limite era fissato a 8.265 euro). L’allargamento del tetto Isee ha consentito di inserire nella misura un altro milione e mezzo di beneficiari, almeno fino al prossimo 31 dicembre. Considerando i costi in aumento e l’inflazione galoppante, però, è probabile che il bonus venga rivisto, anche perché le attuali condizioni non riflettono, sul piano degli aiuti, il quadro di emergenza sociale. Possibile, quindi, un ulteriore scatto dell’Isee fino a 15 mila euro, mentre resterebbe la soglia prevista per le famiglie numerose (20 mila euro). Per ora, il bonus include anche i beneficiari del Reddito e della Pensione di Cittadinanza. Per loro bisognerà capire che fine farà il sostegno. In caso di cancellazione, varrà anche per loro la regola Isee.