Il nuovo governo guidato dalla Meloni ha intenzione di innalzare la soglia del contante utilizzabile dai cittadini. Ma sulle cifre c’è ancora molta incertezza. vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Nemmeno il tempo di insediarsi, che il nuovo governo capitanato da Giorgia Meloni è già finito nella bufera per via della proposta di innalzare il tetto del contante utilizzabile dai cittadini.
Lo ha spiegato la nuova premier nel suo intervento in Senato, dichiarando che l’obiettivo del suo esecutivo sul tema è quello di aumentare la soglia attuale e dunque superare il limite di duemila euro.
Innalzamento soglia contante, Forza Italia esprime il suo disaccordo
Inizialmente si era detto che l’intenzione fosse quella di portare questa soglia fino a diecimila euro, ma negli ultimi giorni questa cifra è stata ridimensionata: si parla infatti di una nuova soglia fissata a cinquemila euro. Molti inoltre sostengono che questa presa di posizione della Meloni sia strana, in quanto il contante è sempre stato una battaglia della Lega e molto meno di Fratelli d’Italia. La Meloni sta forse cercando di accontentare subito i suoi alleati per avere la strada spiata sui veri temi dell’agenda di Fratelli d’Italia? Non ci è dato saperlo, certo è che la presa di posizione della Meloni è molto forte sul tema.
La mossa però non sembra essere stata accolta con favore da Forza d’Italia.
Tetto contante, Mulè (Forza Italia): “Non è un priorità del governo”
Il vicepresidente alla Camera Giorgio Mulè, ha dichiarato in merito che “Il tetto sul contante non è una priorità del governo e lo dimostra il fatto che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso programmatico non ne ha fatto menzione. Successivamente, in sede di replica, ha semplicemente risposto alla sollecitazione di una richiesta giunta dall’opposizione sulla proposta di legge della Lega. Trovo sommamente offensivo che oggi tutta l’attenzione sia ancora sul contante quando invece la priorità è mettere mille euro nelle tasche dei pensionati e aiutare famiglie e imprese”.
Oltretutto portando avanti questa battaglia si va anche a scardinare uno degli avvertimenti che erano stati dati dall’ex premier Draghi alla fine del suo mandato.
Draghi è sempre stato contrario ad innalzare il tetto del contante: il motivo
L’ex governatore della Bce aveva infatti ammonito i partiti, nel tentativo di dissuaderli dal portare avanti una proposta del genere, in quanto secondo Draghi, rappresenta un incentivo molto forte all’evasione fiscale e al riciclaggio di denaro. Una tesi che fin dal suo primo intervento in aula, è stata però sempre smentita dalla Meloni che invece ritiene che la sua iniziativa non favorirà gli evasori.
C’è anche da dire che parliamo di un argomento che da tempo divide la stessa Unione Europea, che ha sempre lasciati liberi gli stati di prendere nel merito le misure che ritenevano opportune, senza mai stabilire un tetto comune al contante, come indicazione per le nazioni membre. Ci sono però delle commissioni nel vecchio continente incaricate di produrre delle linee guida in merito, e il testo finale verrà presentato alla Commissione Ue nel mese di dicembre.