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Attualità

La scoperta casuale, un vero e proprio tesoro: il bottino è da sogno

Di questi tempi, secondo molti bisogna essere soltanto molto fortunati per poter resistere ai colpi senza sosta della crisi.

Vincere al gioco, secondo molti potrebbe essere la soluzione più opportuna per cambiare vita tutto ad un tratto. In una situazione, come quella attuale, dove la crisi mina quotidianamente le certezze dei cittadini, vincere, tanto, non sarebbe certo male. L’unico modo per avere tra le mani una somma di denaro talmente consistente da cambiare completamente vita.

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Quello che è successo ad una coppia britannica ha davvero dell’incredibile. Essere fortunati dovrebbe essere la regola, per cosi dire, per provare a cambiare vita. Non è detto però che ci sia soltanto il gioco. La fortuna può concretizzarsi con in altri modi spesso del tutto ignorati. Lo sa benissimo, cosi come anticipato una coppia di cittadini britannici che all’improvviso ha fatto una scoperta davvero sensazionale, quasi da non crederci insomma.

Un reperto archeologico dal valore storico e non solo davvero incredibile, qualcosa di mai visto prima. Un vero e proprio colpo di fortuna. Il tutto si trovava infatti circa 15 centimetri sotto il pavimento della villetta dei due protagonisti. Il bottino completo ha contato ben 264 monete d’oro. Un vero e proprio tesoro insomma, qualcosa, cosi come anticipato, di mai visto in precedenza. Una situazione di quelle che di certo non capitano tutti i giorni, anzi.

Le monete in questione erano inoltre contenute in un vado dell’epoca di Re Giacomo (1567-1625). Il tutto è stato venduto ad un’asta dalla stessa coppia per circa 755mila sterline, l’equivalente di 860mila euro. Un vero e proprio colpo di fortuna insomma, storie che di certo non possono essere raccontate ogni giorno, anzi. Fatti del genere sono più unici che rari. La dinamica che ha poi portato alla scoperta di quanto raccontato, certo, è assolutamente incredibile, quasi rocambolesca.

All’interno del bottino in questione si possono trovare una serie di monete con una età superiore ai 400 anni, mentre la maggior parte di esse risalgono bene o male al 1727. Il tesoro in questione copre, per cosi dire i regni di Giacomo I, il giustiziato Carlo I e re Giorgio I. I vecchi proprietari di tale tesoro secondo sono stati Joseph Fernley e sua moglie Sarah Maister, appartenenti ad una ricca famiglia di mercanti nel campo del ferro, legname e carbone.

La scoperta casuale, un vero e proprio tesoro: una scoperta davvero sensazionale

La villetta, luogo del ritrovamento è stata visitata da un noto esperto della casa d’aste “Spink & Son“. La valutazione delle monete ha portato ad una cifra davvero incredibile, in quanto a stima 754.320 sterline. Il pezzo più pregiato riscontrato in assoluto è stato una ghinea dell’epoca di Re Giorgio I, 1720, coniata per errore senza una testa del re ma con due lati “croce”. Il pezzo è stato venduto per 9600 sterline. Inoltre un’altra ghinea con Carlo II con un errore di scritta abbastanza plateale: “Craolvs” invece di “Carolvs”. Stessa valutazione della precedente. “Una delle più grandi testimonianze archeologiche della Gran Bretagna. La vendita è stata unica per tanti motivi. La storia delle monete, il metodo del ritrovamento e la rara opportunità di acquistarle all’asta. Tutto ciò ha dato vita ad un’asta vivace ed energica, facendo salire il prezzo. Così le 264 monete del tesoro di Ellerby hanno trovato una nuova casa. Gli acquirenti sono accorsi da tutto il mondo per condividere la storia di Sarah e Joseph Fernley e il privilegio di possedere una parte del loro tesoro di 292 anni”.

L’uomo ha poi successivamente concluso: “Questa scoperta è una delle più grandi testimonianze archeologiche della Gran Bretagna. È una scoperta del tutto fortuita. I proprietari non avevano mai preso in mano un metal detector in vita loro. Stavano solo posando il pavimento e all’inizio pensavano che fosse un cavo elettrico. Mi sono precipitato nel North Yorkshire qualche giorno dopo e c’erano 264 monete d’oro in questa coppa. È incredibile, non ho idea di come siano riuscite a metterne così tante lì dentro. Le monete sono datate dal 1610 al 1727, che è un periodo solitamente lungo per un tesoro. Solleva anche la questione del perché qualcuno abbia deciso di seppellire molte monete all’inizio del 18esimo secolo, quando avevano banche e banconote. Non sarebbe dovuto accadere”. Che dire, un vero e proprio colpo di fortuna.

Published by
Paolo Marsico