Occhio al conto cointestato! Cosa succede nel caso in cui una coppia decida di separarsi? Ecco la verità che non ti aspetti.
Come gestire i soldi depositati su un conto corrente cointestato se una coppia decide di porre fine alla propria relazione e separarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il matrimonio è senz’ombra di dubbio uno dei giorni più belli della propria vita, in quanto sancisce l’unione di due persone che decidono di giurarsi amore eterno. Oltre all’aspetto romantico, non si può fare a meno di pensare anche a quello economico. A partire dall’abito degli sposi fino ad arrivare al ristorante, in effetti, sono davvero molte le spese da sostenere.
Stesso discorso vale anche per la separazione. Non sempre, purtroppo, le cose vanno come desiderato, con molte coppie che decidono appunto di porre fine alla loro relazione. Una decisione che non viene presa di certo a cuor leggero, che in alcuni casi rischia di tramutarsi in un vero e proprio incubo.
Basti pensare a coloro che non si mettono d’accordo nella gestione dei risparmi, tanto da finire dinnanzi ad un giudice per risolvere la questione. Proprio in tale ambito, pertanto, sorge spontanea una domanda: come gestire i soldi depositati su un conto corrente cointestato se una coppia decide di porre fine alla propria relazione e separarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Conto cointestato, attenzione, cosa succede in caso di separazione: tutto quello che c’è da sapere
Abbiamo già avuto modo di vedere come togliere un nominativo su un conto corrente cointestato. Questa tipologia di conto corrente, come ben sappiamo, è molto diffusa e utilizzata soprattutto da moglie e marito per gestire i propri risparmi. Ma cosa succede in caso di separazione?
Ebbene, se i due coniugi giungono ad un accordo, allora il conto potrebbe anche restare aperto, ad esempio per far fronte alle spese necessarie per il mantenimento dei figli. In alternativa si può sempre optare per l’estinzione del conto e alla divisione dei risparmi in esso depositati.
In tal caso a giocare un ruolo importante è il regime fiscale scelto dai coniugi. Se quest’ultimi hanno optato per la separazione dei beni, infatti, il coniuge che dimostra di aver alimentato il conto in via esclusiva, potrà evitare di dividere i soldi con l’ormai ex partner. Se, invece, si è optato per la comunione dei beni, allora, bisogna in ogni caso procedere con la divisione al 50% dei soldi depositati nel conto corrente cointestato.
Sono considerate personali e quindi indivisibili, invece, le somme di denaro provenienti da un’eredità o dalla vendita di immobili di proprietà di uno dei due coniugi. Questo a patto che si riesca a dimostrare la provenienza di tali somme di denaro. In caso contrario si dovrà procedere con la divisione dei soldi in questione con il proprio ex.
Se uno dei due coniugi preleva in modo indebito dei soldi dal conto corrente cointestato, inoltre, l’altro può richiedere al giudice il blocco temporaneo di qualsiasi tipo di operazione bancaria fino alla sentenza di separazione.
Ma non solo, il Tribunale può anche condannare a restituire all’altro coniuge le somme prelevate senza giusta causa. Occhio quindi a non fare mosse azzardate quando si tratta di un conto cointestato e si è in fase di separazione, in quanto il rischio di perdere i propri risparmi è dietro l’angolo.