Il caro-vita comincia a far temere che il prossimo Natale riserverà brutte sorprese. Si stimano aumenti fino al 40% rispetto ai costi attuali.
Il cenone, i regali, gli addobbi saranno solo un ricordo del Natale passato? Con aumenti fino al 40% chi potrà permettersi nuovi acquisti?
Confesercenti lancia un allarme che i consumatori temono particolarmente soprattutto in vista del periodo natalizio. Vino, pandoro, spumante, panettone, ogni bene aumenterà del 40% e il caro-vita, così, potrebbe rovinare anche il Natale degli italiani. Chi pensa di scappare da tutto questo regalandosi una vacanza all’estero dovrà, purtroppo, affrontare un’altra dura realtà. Anche i prezzi dei voli aerei aumenteranno ulteriormente rendendo più complicato lo spostamento. Insomma, tutti noi consumatori sembriamo circondati da rincari sempre più opprimenti e non c’è luce di Natale che possa illuminare il buio tunnel in cui siamo finiti.
Caro-vita, sarà un duro Natale 2022
Bollette, materie prime, trasporti, gli aumenti toccano ogni settore e si faranno sentire maggiormente nel periodo di Natale. La filiera produttiva risente in ogni singolo mattoncino dei rincari e a farne le spese sotto tutti gli attori coinvolti, dai fornitori ai produttori fino ai consumatori. Le previsioni parlano di incrementi dei costi dal 25 al 40% proprio durante le festività più attese dell’anno. Sarebbe potuto essere l’anno del ritorno alla normalità dopo le limitazioni causate dalla pandemia da Covid 19. Invece i cittadini sono chiamati ad altre rinunce a causa dal caro-vita dirompente.
Il Presidente della Fiepet Confesercenti Claudio Pica si è espresso denunciando una triste realtà. Fornai e artigiani devono aumentare i prezzi per far fronte ai rincari legati alla produzione. Di conseguenza pandori, panettoni dolci nonché vini e spumanti costeranno più dello scorso anno. Al momento nei supermercati sono arrivati i rifornimenti per la festa americana che da ormai diversi anni ha preso piede anche in Italia, Halloween. Torte, cioccolatini, caramelle, monster cake, tanti prodotti che costano il 30% in più rispetto al 2021. E parliamo dei prodotti più economici, quelli senza marchio. I brand, naturalmente, fanno lievitare ulteriormente i prezzi degli articoli.
Dai beni alimentari ai biglietti aerei, i rincari sono ovunque
I prezzi dei biglietti aerei sono in aumento a causa delle problematiche per le compagnie aeree sopraggiunte durante l’estate 2022. Scioperi, voli cancellati, bagagli perduti hanno inciso notevolmente sul bilancio delle compagnie e l’unico modo per rimediare al disastro è quello di aumentare i costi dei voli. L’alternativa era ridurre il numero dei voli stessi ma avrebbe causato ulteriori perdite.
Rincari del 176% per i voli intercontinentali, del 128% per quelli internazionali e del 110,8% per i voli nazionali in un anno. A Natale, poi, le percentuali saliranno ulteriormente sulla spinta inflazionistica. La scelta di tanti italiani, dunque, sarà quella di rimanere a casa cercando di risparmiare il più possibile.