Le persone che soffrono di colesterolo alto hanno diritto a ricevere la pensione di invalidità? Ebbene, la risposta non è scontata.
Se soffrite di colesterolo alto molto probabilmente vi stare chiedendo se avete diritto o meno alla pensione di invalidità. Ma come funziona? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il colesterolo alto si presenta come un problema che colpisce un gran numero di persone. A tal proposito abbiamo già avuto modo di vedere come sia importante stare attenti a colesterolo e trigliceridi alterati, in quanto in determinati casi si ha diritto all’esenzione del ticket sanitario.
Sempre soffermandosi sul colesterolo, inoltre, sono in molti a chiedersi se chi ne soffre abbia o meno diritto ad ottenere la pensione di invalidità. Ma come funziona? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Colesterolo alto, si ha diritto alla pensione di invalidità? Ecco tutto quello che c’è da sapere
Come già detto, sono in molti a chiedersi se chi soffre di colesterolo alto abbia o meno diritto alla pensione di invalidità. Ebbene, bisogna sapere che la risposta non è scontata. Non tutto il colesterolo, infatti, è cattivo e per questo non sempre si ha diritto ad accedere alla prestazione economica poc’anzi citata.
Entrando nei dettagli bisogna sapere che si ha diritto alla pensione di invalidità nel caso in cui una persona soffra di ipercolesterolemia. Il colesterolo troppo alto, purtroppo, contribuisce ad aumentare l’incidenza di malattie cardiovascolari, con la patologia in questione che in alcuni casi risulta invalidante.
Proprio in quest’ultimo caso, quindi, è possibile rivolgersi al proprio medico che provvederà a redigere apposito certificato medico e a trasmetterlo, in modalità telematica, all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. L’Inps convocherà il soggetto interessato per una visita medica e se la Commissione attesterà un grado di invalidità superiore almeno al 74%, allora si avrà diritto alla pensione di invalidità.
Se il soggetto richiedente non svolge in autonomia le varie azioni della vita quotidiana o non deambula senza l’aiuto di un terza persona, la Commissione riconosce una percentuale pari al 100%. In questo caso oltre alla pensione di invalidità si potrebbe richiedere e ottenere anche l’assegno di accompagnamento.