Brutte notizie in arrivo dal fronte energia, in quanto a breve ci ritroveremo a dover fare i conti con il razionamento di luce e gas. Ecco cosa c’è da aspettarsi.
In un contesto come quello attuale segnato dal caro bollette il rischio razionamento è dietro l’angolo. Gli esperti del settore consigliano quindi di prepararsi al peggio e comprare un generatore elettrico. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Desta particolare preoccupazione l’aumento generale dei prezzi che ha inevitabilmente un peso sulle finanze personali, in quanto va a ridurre il nostro potere d’acquisto. Diversi, come noto, sono i costi da dover sostenere, come ad esempio quelli per le bollette di luce e gas.
Proprio soffermandosi su quest’ultime, l’incubo razionamento è purtroppo dietro l’angolo. Non più uno scenario remoto o da film, bensì una concreta realtà, con gli esperti del settore che consigliano di comprare un generatore elettrico. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Caro bollette, incubo razionamento: cosa c’è da aspettarsi
Come già detto, giungono brutte notizie dal fronte energia, in quanto a breve ci ritroveremo a dover fare i conti con il razionamento di luce e gas. Ma cosa c’è da aspettarsi? Ebbene, a tal proposito hanno destato particolare attenzione le parole di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia.
Intervenuto nel corso di un convegno a Bologna, promosso da Ascom, Abiconf e UnoEnergy sharing solutions, così come riportato dall’agenzia di stampa Dire, Tabarelli ha infatti dichiarato: “Sarà necessario, speriamo di no, prendere in considerazione il razionamento“. Per poi aggiungere: “Compratevi un generatore elettrico per questo inverno e forse anche per il prossimo”.
Purtroppo, sottolinea il presidente di Nomisma energia, gli ultimi dati non sono confortanti. Al fine di far fronte a tale situazione, pertanto, Tabarelli consiglia di “prepararsi a qualcosa di più importante, quasi dei razionamenti per l’inverno prossimo e cercare di usare, chi può, tutto ciò che non è gas. Suggerisco pertanto a chi abita in montagna sopra i 300 metri, dov’è possibile, di usare la legna, il pellet: i prezzi sono aumentati anche di quello, ma conviene sempre“.