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Bonus e indennità

Bonus infissi, quali agevolazioni saranno disponibili anche nel 2023

La spesa per la sostituzione degli infissi può essere inquadrata nell’ambito di agevolazioni maggiori. Rispettando determinate condizioni.

 

Non tutte le spese per la casa possono essere inquadrate fra quelle frequenti. Nel momento in cui si presentano, tuttavia, il conto da pagare potrebbe riempire in un colpo solo, sul piano economico, gli anni di attesa.

Foto: Canva

È il caso della sostituzione degli infissi, spesa non certo quotidiana (a meno di casi particolarmente sfortunati) ma ingente nel momento in cui si presenta. Negli ultimi anni, il piano delle agevolazioni ha previsto alcuni bonus mirati, proprio allo scopo di alleviare parte del peso dalle tasche dei contribuenti costretti a fare i conti con guai a porte o finestre. O, semplicemente, con un aggiornamento necessario degli infissi. Dal momento che il quadro agevolativo generale dovrebbe rimanere sostanzialmente invariato per il prossimo anno, o perlomeno in linea con gli ultimi aggiornamenti, i bonus resteranno a disposizione anche nel 2023. A cominciare da quelli maggiori legati agli interventi edilizi, nell’ambito dei quali può essere operato il “sotto-intervento” per porte e finestre.

Si va quindi dall’Ecobonus al 50% al Bonus ristrutturazioni, fino al Superbonus 110%. Chiaramente, qualora si dovesse agire nell’ambito di una di queste opzioni di detrazione, l’intervento sugli infissi andrà inquadrato in relazione a interventi maggiori. I quali, naturalmente, dovranno passare l’esame di verifica da parte degli enti di controllo fiscale e, soprattutto, rispettare i termini di consegna. In sostanza, una volta effettuato il passaggio decisivo valido per il riconoscimento del Superbonus o dell’Ecobonus, sarà possibile fruire anche dell’agevolazione relativa agli interventi connessi in ambito di ristrutturazione.

Bonus infissi anche nel 2023: come e quando richiedere le agevolazioni

Nell’anno che verrà, la situazione non dovrebbe differire poi di molto rispetto al 2022. Innanzitutto, le disposizioni relative all’Ecobonus continueranno a prevedere un beneficio di detrazione fiscale al 50%. In questo caso, però, l’agevolazione scatterebbe solo nel caso in cui la sostituzione o la modifica degli infissi e delle finestre apporti un miglioramento oggettivo delle prestazioni energetiche in termini di efficienza. Altrimenti, la detrazione non figurerebbe come valida, almeno non nei termini dell’Ecobonus 50%. In questo quadro rientrano il beneficio della detrazione fiscale su finestre, porte finestre, persiane, tende da sole, tapparelle e perfino porte d’ingresso. Con limite di spesa di 60 mila euro (per ogni unità immobiliare) affinché sia possibile beneficiare della detrazione.

Bonus ristrutturazioni

Più agevole la fruizione del Bonus ristrutturazioni edilizie, dal momento che in tale categoria rientrano sia le opere di manutenzione straordinaria che di restauro e/o risanamento. In questo caso, il beneficio resta in forma di detrazione al 50% per le spese massime entro i 96 mila euro. La detrazione verrà ripartita in dieci quote annuali di importo costante, con la condizione base della ristrutturazione in atto per l’immobile che beneficia del bonus.

Superbonus 110%

Per quanto riguarda il Superbonus 110%, invece, resta previsto il costo zero per il lavoro sugli infissi a patto che cambiamento e sostituzione avvengano come intervento trainato e non trainante. Nel senso che il lavoro in questione dovrà figurare nell’ambito degli interventi previsti per l’aggiornamento strutturale o energetico dell’immobile. Nello specifico, per lavori trainanti si parla di sostituzione di impianti di climatizzazione, di isolamento termico di superfici e pareti, coibentazione del tetto e interventi di contrasto al rischio sismico. In sostanza, la mera sostituzione degli infissi non basterà per l’accesso alla detrazione.

Published by
Damiano Mattana