Tutti i negozianti e professionisti hanno l’obbligo di essere dotati di POS e di accettare un pagamento con bancomat o carta di credito.
Dal 1° luglio nessun esercente può negare ad un cliente il pagamento con mezzo elettronico. La lotta al contante è entrata nel vivo ma non tutti sembrano averlo compreso.
Giusta o no, la normativa che obbliga al POS gli esercenti e i professionisti è ufficialmente entrata in vigore dallo scorso 1° luglio 2022. Di conseguenza chi verrà colto a violare la direttiva sarà multato al pari del cliente che non utilizza pagamenti con il bancomat o carta se obbligatori. Tutto nasce dalla volontà del Governo Draghi di lottare contro l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. Considerato l’alto numero di evasori, l’esecutivo ha pensato di dare quasi carta bianca alla macchina del Fisco. Nuove armi per stanare gli evasori sono state messe a punto e i controlli sono diventati sempre più stringenti. Conti correnti, movimenti bancari, ogni trasferimento di denaro deve poter essere giustificato. Da qui l’obbligo di POS e di non poter negare nessun tipo di pagamento elettronico – anche di 1 euro – da parte di negozianti e professionisti.
I clienti che denunciano un rifiuto da parte di un negoziante sull’utilizzo del POS faranno multare il gestore dell’attività. La sanzione sarà pari a 30 euro più il 4% della spesa. La multa, dunque, può diventare onerosa in caso di beni di elevato importo oppure in caso di recidività. Bisogna tener conto, però, del fatto che saranno pochi i cittadini che denunceranno un rifiuto comprendendo le motivazioni degli esercenti. Le commissioni da pagare sui prodotti – alcuni dei quali già soggetti a tassazione come sigarette e valori bollati – sono elevate e se tutti dovessero pagare un caffè con il Bancomat non ci sarebbe più alcun guadagno rilevante.
Eppure è già capitato che un cliente che si è visto negare un pagamento con il POS abbia segnalato l’accaduto alle Autorità competenti. Attenzione, però, anche i clienti rischiano sanzioni se non pagano con mezzi tracciabili operazioni da corrispondere obbligatoriamente con bonifico, carta di credito, Bancomat e simili. Ricordiamo, ad esempio, che il limite per i pagamenti in contanti è di 1.999,99 euro. Se si emettono assegni di importo superiore a 999,99 euro scatteranno multe dai 3 mila euro in su.
Se da una parte si inserisce un obbligo che ha un costo, dall’altra occorre aiutare gli interessati economicamente. Da qui l’attivazione di Bonus per chi acquista il POS e l’ideazione di cashback per spronare i cittadini a prediligere l’uso delle carte piuttosto che dei contanti. Premi e multe, ecco i deterrenti ma ben presto la situazione potrebbe cambiare.
Giorgia Meloni, infatti, non si è mai mostrata favorevole al limite dei contanti. Vuole garantire maggiore autonomia ai cittadini e di conseguenza il 2023 potrebbe riservare delle sorprese. Quasi certamente la soglia non verrà abbassata a 999,99 euro. E per quanto riguarda l’obbligo del POS? Attendiamo per conoscere i piani del nuovo esecutivo.