In molti non sanno che i lavoratori del settore pubblico ricevono il TFR rateizzato, in particolare gli insegnanti.
Il trattamento di fine rapporto è la somma di denaro che il datore di lavoro accantona annualmente e eroga al lavoratore, al termine del rapporto di lavoro.
Sebbene alcune regole relative al trattamento di fine rapporto sono le stesse per tutti i lavoratori, sono previste delle eccezioni per quanto riguarda i dipendenti del settore pubblico e privato. In particolare, per i lavoratori del settore privato è errato parlare di TFR, perché la definizione corretta è TFS, ovvero trattamento di fine servizio.
Ad ogni modo, si tratta pur sempre di una somma di denaro che viene accantonata in favore del lavoratore offrendo una liquidità maggiore, al termine della sua esperienza lavorativa.
Tuttavia, è prevista un’importante differenza tra TFR e TFS che i molti non conoscono.
TFR rateizzato: Un’opportunità per molti, ma non per tutti
In base alle regole attualmente in vigore, in merito alla liquidazione del trattamento di fine servizio, i dipendenti del settore pubblico non possono ricevere tale liquidità prima che si concretizzi il requisito per la pensione di vecchiaia.
In sostanza, a partire dal momento in cui il lavoratore ha diritto alla prestazione, egli dovrà attendere altri 12 mesi per poter realmente incassare la somma di denaro del TFS.
Per quanto riguarda il trattamento di fine servizio versato per gli insegnanti o più in generale per i dipendenti del comparto scuola, il trattamento segue tali regole:
- La liquidazione avviene dopo 2 anni e 90 giorni dalle dimissioni;
- Per i trattamenti di fine servizio superiori a 50.000 euro non è possibile ricevere l’importo in una sola soluzione.
In pratica, per i lavoratori del comparto scuola che hanno maturato un TFS di valore superiore a 50.000 euro sono previste delle regole particolari al momento di incasso.
Infatti, potrà ricevere la prima rata dopo 27 mesi dal termine del rapporto di lavoro. Il valore della prima rata è proprio pari a €50.000.
Tra la prima e la seconda rata devono passare almeno 12 mesi. La seconda rata, generalmente, contiene sempre l’importo restante.
Se poi, il trattamento di fine rapporto ha un valore superiore a €100.000, il pagamento avverrà in tre rate annuali.